Sono stati presentati, presso la Sala Caduti Nassirya del Senato, gli eventi che si terranno a Taormina il 28 luglio 2021 per lanciare la proposta di istituire una Giornata Internazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. Questa giornata, organizzata dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra - l’ente morale preposto per legge in Italia alla rappresentanza e alla tutela delle vittime civili di guerra e delle loro famiglie - inizierà alle 15 del 28 luglio con una tavola rotonda dal titolo “Mai più vittime civili di guerra – la cultura della pace e della solidarietà quale strumento di prevenzione e risoluzione dei conflitti”, articolata in due sessioni, a cui parteciperanno personalità di alto livello italiane e internazionali. A seguire, alle 21:30, presso la splendida cornice del Teatro Antico di Taormina, si terrà il concerto “Musica da Gerusalemme, segni di speranza” del pianista Mohammad Alshaikh, con l’Orchestra "Taormina Opera Stars" diretta da Salvo Miraglia. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, moderata da Metis Di Meo, sono stati presentati i dati relativi all’ultimo decennio sulla violenza esplosiva nei confronti della popolazione civile. In apertura, la senatrice Urania Giulia Rosina Papatheu, promotrice dell’evento, ha ricordato l’importanza di “innaffiare il seme della pace” per evitare che la guerra continui a mietere vittime tra i civili, i bambini in particolare, i quali soffrono maggiormente le conseguenze dirette e indirette dei conflitti armati. La politica, ha continuato, non può restare indifferente all’appello della società civile, e in particolare dell’ANVCG, di cessare ogni guerra e conflitto armato nel mondo. Il presidente Nazionale dell’ANVCG avv. Giuseppe Castronovo ha ricordato nel suo intervento la sua storia di vita. Quella di un bambino di nove anni divenuto cieco assoluto a causa dell’esplosione di un ordigno bellico dall’aspetto ingannevole, che da lì in poi ha dedicato la propria esistenza per i diritti dei ciechi e delle vittime civili di guerra. Dopo aver ripercorso brevemente la storia dell’Associazione e le sue battaglie, il presidente Giuseppe Castronovo ha rilanciato la proposta di istituire una Giornata europea e internazionale sul tema, sulla falsariga di quanto accaduto in Italia dove, su forte impulso dell’Associazione, con la legge 25 gennaio 2017, n°9 è stata proclamata all’unanimità dal Parlamento italiano la “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, che ricorre il 1° febbraio di ogni anno. Su questa proposta, nata all’interno dell’ANVCG, è intervenuto l’Amb. Umberto Vattani, che ha generosamente accettato l’invito dell’associazione di costituire e presiedere un Comitato Promotore per raggiungere l’ambizioso traguardo. L’Amb. Vattani, diplomatico di lungo corso, per due volte segretario generale della Farnesina, ha sottolineato la ferma convinzione che solo replicando quanto fatto in Italia con l’istituzione di una Giornata nazionale si può indurre la comunità internazionale ad agire. La pandemia non ha fermato i lavori dell’ANVCG e del Comitato Promotore, che sono proseguiti con vari incontri al fine di sensibilizzare i rappresentanti delle istituzioni italiane sul tema, ma anche parlamentari e istituzioni europei. L’Amb. dell’Azerbaigian in Italia Mammad Ahmadzada, presente alla conferenza stampa e tra i relatori della tavola rotonda che si terrà a Taormina, ha ricordato l’alto e importante valore della pace affinché i popoli possano dialogare e vivere nella sicurezza e nella stabilità sociale ed economica, partendo dalla sua esperienza personale e dalla situazione di conflitto che il suo paese ha vissuto negli ultimi decenni. La conferenza stampa si è chiusa con la presentazione del concerto che seguirà la tavola rotonda del 28 luglio presso il Teatro Antico di Taormina, con inizio alle 21:30, organizzato in collaborazione con la Fondazione Taormina Arte Sicilia, l’Associazione Musicale e Culturale “Aldebaran”, l’Associazione Musicale “Almoetia”. A tal riguardo è stato proiettato il servizio andato in onda sul TG3 del corrispondente RAI da Gerusalemme Raffaele Genah sulla storia del pianista Mohammad Alshaikh, un giovane talento palestinese, oggi diciottenne, formato da un’insegnante ebrea presso l’istituto musicale “Magnificat” di Gerusalemme, fondato e gestito dai Francescani della Custodia di Terrasanta; è stato sottolineato il valore esemplare di questa vicenda umana, che dimostra come la cultura del dialogo fra i popoli e il linguaggio universale della musica possano portare un messaggio di pace e di speranza, anche in una situazione di estrema complessità come quella del Medio Oriente.