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Messina, rilevazione territoriale dei prezzi al consumo a giugno

In crescita rispetto all’anno precedente bevande alcoliche e tabacchi, abbigliamento e calzature, abitazione, acqua, elettricità, combustibili, mobili, articoli e servizi per la casa, ma anche servizi sanitari e spese per la salute

Gli indici dei prezzi al consumo di giugno 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.
A Messina nel mese di giugno 2021 si registra un incremento congiunturale del +0,2% e tendenziale del +1,5% dell’indice dei prezzi al consumo.

Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: bevande alcoliche e tabacchi (+0,8%), abbigliamento e calzature (+0,3%), abitazione, acqua, elettricità, e combustibili (+7,1), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,6%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,3%), trasporti (+4,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,1%), servizi ricettivi e ristorazione (+1,4%), altri beni e servizi (+0,3%).
Decrescono prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,1%), comunicazioni (-1,8%), istruzione (-3%)

La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di giugno:
Servizi di telefonia: si registra una diminuzione su base congiunturale dei prezzi della telefonia mobile (-1,1%; -1,4% il tendenziale), dovuta a nuove offerte da parte di un operatore.

Servizi di trasporto:
a giugno si registra un aumento generalizzato su base congiunturale dei prezzi dei trasporti. Nel trasporto aereo l’aumento congiunturale maggiore è registrato dai voli nazionali (+19,7%; -28,9% il tendenziale), seguiti dai voli europei (+15,8%; -26,3% il tendenziale) e dai voli intercontinentali (+2,5%; +8% il tendenziale). Gli aumenti dei prezzi dei voli interessano sia il settore low cost sia quello tradizionale, ma nei voli nazionali l’aumento è più marcato nel settore tradizionale, mentre nei voli europei e intercontinentali è più marcato per quanto riguarda il settore low cost. Si registra un aumento congiunturale anche nel trasporto ferroviario nazionale (+1,7%; +8,0% il tendenziale), dovuto all’alta velocità e al servizio intercity notte, e nel trasporto marittimo (+2,9%; +2,2% il tendenziale), dovuto sia ai collegamenti internazionali sia a quelli nazionali. In questi ultimi, però, si evidenzia un aumento per le destinazioni verso le isole maggiori e una diminuzione per le destinazioni verso le isole minori.

Cultura: si rileva un aumento congiunturale del prezzo dei periodici (+0,8%; +0,1% il tendenziale), legato a una diversa distribuzione degli allegati.

Attività turistiche e ricreative: per quanto riguarda i servizi turistici, si registrano aumenti su base congiunturale dei prezzi sia per i pacchetti vacanza nazionali (+4,5%; +9,7% il tendenziale) sia per quelli internazionali (+2,5%; -16,1% il tendenziale). L’aumento dei pacchetti vacanza nazionali è più marcato per le destinazioni verso il mare e la montagna. Fanno segnare un aumento su base congiunturale anche i villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+16,9%; +4,5% il tendenziale) e gli agriturismi (-4,0%). Per quanto riguarda i servizi ricreativi, l’aumento congiunturale maggiore dei prezzi si riscontra negli impianti di risalita (+8,1%; +3,2% il tendenziale), seguiti dai parchi nazionali, giardini zoologici e giardini botanici (+4,3%; +3,9% il tendenziale), dai parchi di divertimento (+2,9%; +1,6% il tendenziale) e dagli stabilimenti balneari (+0,9%; -0,1%).

 

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