Avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 19 luglio l’ing. Aldo D’Amore, decano della categoria e figura di riferimento per intere generazioni di colleghi messinesi, avendo abbracciato la professione ad alti livelli dagli anni 50 e fino ad oltre i ’90. È scomparso ieri. È stato presidente dell’Ordine ininterrottamente dal 1972 al 1994, ed era soprattutto uno “strutturista” che ha sempre privilegiato la libera professione ma nel tempo ha anche stretto diverse collaborazioni con il nostro ateneo. Dal tratto elegante, sempre disponibile anche con i più giovani, negli anni ’60 insieme ad alcuni colleghi creò lo studio associato “Sismi Consulting”, uno dei primi esperimenti di rilievo d’interscambio professionale in città. Era insieme agli ingegneri Giuseppe De Cola e Napoleone Cutrufelli e all’architetto Roberto Calandra. In oltre quarant’anni di professione ha lavorato sia per la committenza pubblica che per quella privata, partecipando per esempio alla realizzazione di padiglioni ospedalieri al Policlinico e al Papardo o al polo universitario dell’Annunziata, oppure ai palazzi dell’Upim sul viale San Martino, della Standa a piazza Cairoli, dell’Hotel Royal e del complesso Palano di viale della Libertà. Una delle ultime opere pubbliche che ha portato a compimento come direttore dei lavori, non senza patire le interminabili lungaggini burocratiche, è stato il Palacultura. E non si stancava mai di ripetere, nelle occasioni pubbliche, come il palazzo nella sua visione futura non avrebbe dovuto essere un tempio del sapere, una sorta di roccaforte per eletti lontana dalla gente, ma avrebbe dovuto essere “vissuto”, entrare a far parte della mentalità dei messinesi come un luogo familiare, un posto in cui fermarsi anche solo a prendere un gelato, a sfogliare un libro. I suoi funerali si svolgeranno oggi alle ore 16 presso la chiesa di San Gabriele. Ai familiari giungano le condoglianze della Gazzetta del Sud.