Nuova settimana, vecchia Tari. Non è finito in soffitta il piano tariffario del tributo per la gestione dell’igiene e dei rifiuti cittadini. La Giunta, gli uffici, si sono presi qualche giorno prima di ripresentare, così com’è, la proposta che è stata pesantemente bocciata mercoledì scorso. Una sfida al consiglio, sotto il profilo politico, visto che l’Aula si è è già espressa. Ma è anche un atto di perseveranza amministrativa se si considera cosa ci sia sull’altro piatto della bilancia, semmai entro fine luglio, dovesse essere confermato il disco rosso. In questi giorni è stata modificata, forse “alleggerita” tutta la parte discorsiva della proposta di delibera. Gli uffici, gli assessori e il sindaco sono voluti entrare nel dettaglio delle spese soprattutto di quelle che hanno fatto schizzare la spesa sei milioni più in su (da 48 a 54 milioni complessivi) e il tributo medio 9% più in là. Ma i numeri, quelli del Piano economico finanziario, non sono stati toccati neanche di una virgola. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina