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Vaccinazioni a Messina, brusco stop estivo: caccia a studenti e sessantenni

La bella stagione ha portato un calo di presenze nei centri prima presi d’assalto. In un mese 30.000 dosi in meno e la maggior parte sono richiami. Presto la Fiera potrebbe essere trasformato in hub solo pedonale

Fra le cose che si possono rimandare al termine dell’estate, non ci sono solo le diete, lo studio, o le analisi del sangue. Adesso c’è anche il vaccino Covid. I dati sono inoppugnabili. In provincia di Messina il calo appare piuttosto significativo, e va detto, nonostante, lo sforzo di tutto l’apparato della grande macchina organizzativa. Nei mesi scorsi a mancare erano i vaccini e ora i vaccinati. Sono lontani i tempi in cui si facevano ore di fila per l’ambita iniezione. Nell’ultimo mese, dall’otto giugno all’otto luglio, sono state vaccinate in provincia di Messina 136.506 persone. Nel mese precedente, dall’otto maggio al sette giugno erano state 168.892. Trentaduemila dosi in meno, 1000 al giorno o giù di lì. Con una “aggravante”, chiamiamola così. Che la stragrande maggioranza di questi vaccini sono seconde dosi, persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Ma sono, in ragione di uno su quattro quelli che hanno fatto la prima somministrazione: nel mese di luglio 7850 contro 25673 di seconda dose. Nel messinese, come nel resto del Paese, tardano ad arrivare le adesioni dei sessantenni e dei giovanissimi.

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