Sono trascorsi quindici anni da quando la povera ventunenne Marialuisa Cortese, una ragazza di Villafranca, morì al Policlinico dopo il parto cesareo. Erano le tre di pomeriggio del 27 luglio 2006. E quindici anni è l’età di sua figlia, che purtroppo non l’ha mai conosciuta. Il processo penale che scaturì da quella tragedia si è concluso in tutti i gradi di giudizio a carico di alcuni dei medici che operarono in quei frangenti soltanto nel 2018, ed ha definito la prescrizione dei reati confermando invece le statuizioni civili, cioé il risarcimento da definire in sede civile a carico dei medici e del Policlinico come responsabile civile. Ma ancora oggi, a quindici anni di distanza, i parenti della donna non hanno avuto nulla, solo la “provvisionale”, il risarcimento immediato, deciso a sui tempo dai giudici di primo grado. Ecco un altro caso simbolo della “lentezza della giustizia”, di cui ci siamo occupati in questi giorni, che mette in risalto un altro aspetto dei labirinti senza uscita in cui spesso si finisce, ovvero quello della cosiddetta mediazione civile. Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna cartacea di Messina