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Messina ultima tra le grandi città nella spesa per il turismo

Tra le grandi città chiude la graduatoria degli investimenti pro capite previsti nei bilanci del 2019. L’assessore Caruso: «Non sono sorpreso, siamo partiti da zero ma ora c’è un piano»

Messina, città a vocazione turistica. Ma questa vocazione davvero si trasforma in un pieno impegno che dia seguito a tutto questo potenziale? Sembra proprio di no se dovessimo far dipendere la risposta dagli investimenti pubblici sul settore.
In una analisi effettuata dall’osservatorio di Openpolis, Messina risulta in coda fra le città oltre i 200.000 abitanti per investimenti del Comune a favore del turismo. I dati sono quelli del 2019 e sono stati presi in considerazione i bilanci di previsione di quell’anno, peraltro, l’ultimo prima della pandemia.
Nella graduatoria fra le grandi città italiane, in testa c’è Bologna che investe nel proprio bilancio alla voce “Sviluppo e valorizzazione del turismo“, presente in tutti i documenti contabili, 21,46 euro pro capite. Subito dietro c’è Venezia (20,23) e chiude il podio Genova (11,69). Poi via via le altre città fino ad arrivare a Messina che chiude con appena 1 euro e 10 centesimi. «Non sono sorpreso da questa graduatoria che fa riferimento al 2019 - dice l’assessore al Turismo Enzo Caruso nominato a settembre di due anni fa – Messina è una città che parte da zero sulle politiche turistiche. Ma adesso c'è un progetto".

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