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Scoperta stamperia clandestina a Saponara, sequestrati beni per 150 mila euro e capi contraffatti

Avevano allestito una vera e propria stamperia clandestina, dotata di tutta la strumentazione necessaria per “trasformare” anonimi capi d’abbigliamento in prodotti riproducenti noti marchi.

I finanzieri del comando provinciale di Messina hanno scoperto, all’interno di un seminterrato di una palazzina sita in Saponara Marittima, un vero e proprio opificio artigianale occulto, dotato di sofisticati macchinari professionali di alto livello tecnologico (plotter, termopresse, stampanti, box a led con tenda fondale) ed apparecchiature informatiche destinate alla realizzazione di loghi di famosi marchi, nonché numerosi capi di abbigliamento pronti ad essere falsamente etichettati e commercializzati, soprattutto on-line.

L’operazione si incardina nel quadro degli interventi posti in essere dalle Fiamme Gialle di Messina a valle di mirati monitoraggi della rete internet, a tutela della proprietà industriale ed intellettuale, finalizzati a contrastare il “mercato del falso”, realizzato attraverso la vendita di beni non autentici sulle piattaforme on line, a discapito dei consumatori finali e degli operatori economici che commercializzano i propri prodotti nel rispetto delle vigenti normative. Avvalendosi dell’ausilio dei consulenti delle società responsabili della tutela dei marchi riprodotti sui capi messi in vendita, veniva sin da subito accertata la relativa falsità e la conseguente illecita attività di vendita on line. Di qui la segnalazione alla procura di Messina che ha delegato i finanzieri a svolgere ulteriori indagini e ad acquisire più puntuali elementi investigativi, disponendo diverse perquisizioni ed il sequestro di quanto rinvenuto.

Confermato il quadro indiziario inizialmente emerso: all’interno di uno scantinato di una normalissima palazzina condominiale, gli indagati messinesi M.S. cl. 83, M.F., cl. 78 e G.P. cl. 57 avevano allestito una vera e propria stamperia clandestina, dotata di tutta la strumentazione necessaria per “trasformare” anonimi capi d’abbigliamento in prodotti riproducenti noti marchi.

Nel dettaglio, venivano rinvenute nr. 736 etichette termoadesive riproducenti il marchio di prestigiose case automobilistiche e motociclistiche (FIAT, MERCEDES, BMW, PIRELLI, ABARTH, DUCATI, APRILIA ecc.), predisposte per essere apposte sui capi di abbigliamento, nonché di 55 capi (maglie e felpe) già confezionati per essere illecitamente immessi sul mercato, e 2000 capi circa, tra maglie, felpe e accessori vari, pronti per la stampa.

Nel corso dell’attività, alla luce di quanto accertato, venivano in definitiva sottoposti a sequestro, convalidato dal competente Giudice del Tribunale di Messina, i capi contraffatti, le etichette e l’abbigliamento non ancora etichettato, nonché tutti i macchinari destinati all’illecita attività e perfino l’immobile, il tutto per un valore complessivo di oltre € 150.000,00.

I responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Messina per i reati di contraffazione di marchi.

Il risultato conseguito testimonia, ulteriormente, il costante impegno del Tribunale, della Procura della Repubblica di Messina e delle Fiamme Gialle peloritane nell’ambito di una sempre maggiore ed incisiva azione di legalità, nel più ampio contesto dell’ordine e della sicurezza economico-finanziaria, con particolare riguardo alla tutela dei diritti dei consumatori finali e della libera e leale concorrenza nei mercati di riferimento.

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