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Messina: morte in corsia, rinviati a giudizio undici medici

Il decesso di Antonino La Rubina all’ospedale Papardo, il processo inizia il 18 novembre

Il tribunale di Messina

Dovranno difendersi dagli addebiti di omicidio colposo e falso undici medici coinvolti nella morte di Antonino La Rubina, 74 anni, avvenuta il 30 giugno 2015, all’ospedale Papardo. Al termine dell’udienza preliminare celebrata a Palazzo Piacentini, il gup Maria Militello ha rinviato a giudizio, al prossimo 18 novembre, Giovanni Condorelli, 66 anni; Pietro Maria Meo, 64 anni; Giovanni Di Cara, 50 anni; Grazia Daniela Oliva, 47 anni; Massimo Turrisi, 52 anni; Giuseppe Pavone, 53 anni; Fausto Catania, 62 anni; Salvatore Incardona, 46 anni; Vittorio Lombardo, 52 anni; Mario Pettinato, 64 anni; Orlando Scaravilli, 68 anni. Prosciolto, invece, «per non avere commesso il fatto», Giovanni Cesare Passalacqua, 64 anni, difeso dagli avvocati Pietro Luccisano e Alessandro Dini.
Il caso viene ricostruito nei capi d'imputazione formulati dal pubblico ministero Anna Maria Arena, che aveva sollecitato il processo per tutti. In particolare, il medico Condorelli e il primario del reparto di Pneumologia dell’ospedale Papardo Passalacqua, secondo l’accusa, il 6 maggio 2015 avrebbero dimesso il paziente, «omettendo di valutare quanto riportato nella relazione di consulenza infettivologica del 16 aprile 2015 – e cioè la presenza di una fistola e la richiesta di relativo approfondimento diagnostico – nonché nella consulenza chirurgica effettuata in pari data – nella quale si rimandava per eventuale intervento chirurgico a guarigione avvenuta –, oltre all’insorgere di altra complicazione, «elementi che nel loro complesso imponevano la prosecuzione del ricovero per la soluzione chirurgica della patologia accertata».

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