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Il Comitato Salviamo Galati Marina convoca un'assemblea. Con Arpa e violino

Domani alle 18.30 mobilitazione dei cittadini per programmare le azioni future. Il deputato M5S, Antonio De Luca: "Ho ottenuto importanti rassicurazioni sulla ripresa da metà luglio"

Galati Marina

Era stata “l’Onda Ribelle” organizzata dal Comitato Salviamo Galati Marina a mobilitare il paese la scorsa estate, evento che poi ha risvegliato il sindaco Cateno De Luca, costretto successivamente a recarsi nel piccolo centro della zona sud, insieme al Commissario contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, per dare rassicurazione in merito alla gara d’appalto.
Nonostante i vari ostacoli, i tentativi di repressione e le difficoltà, il Comitato non ha mai smesso di lottare per ottenere il diritto alla messa in sicurezza del borgo marinaro e, adesso, ha deciso di tornare in strada a manifestare il proprio malcontento. Domani, infatti, alle ore 18:30 in Via Nazionale 97 (lato mare) i rappresentanti hanno organizzato “Un’Arpa per Galati Marina”, assemblea per decidere insieme, con i cittadini chiamati a raccolta per dimostrare ancora una volta il loro interesse e preoccupazione per la sicurezza del litorale, le future azioni da intraprendere, concludendo con un intrattenimento di Arpa e Violino.
“Ci sentiamo ulteriormente offesi e derisi dalla situazione che si è configurata”, scrive il Comitato, che ha ripercorso le varie tappe della lunga vicenda. Dopo la pubblicazione della gara d’appalto ottenuta la scorsa estate, conclusa il 19 novembre 2020 e con il Consorzio Stabile Vitruvio prima ditta in graduatoria, bisognerà attendere ben cinque mesi per la consegna dei lavori avvenuta lo scorso 14 aprile. Il 24 maggio, invece, il sindaco De Luca, in pompa magna tramite una diretta Facebook dalla spiaggia di Galati Marina, annuncia “la messa in posa del primo pennello”. Video nel quale si riscontrava un nutrito corteo composto da assessori, presidente della Municipalità, qualche consigliere, vari rappresentanti istituzionali e della ditta Vitruvio, che nonostante i numerosi tentativi formali e informali da parte del Comitato, ha sempre evitato l’avvio di un dialogo.
La realtà dei fatti è che, a oltre due mesi dalla consegna dei lavori, pochissimo lavoro è stato fatto e nessuna posa di pennelli in mare è mai iniziata. Voci di corridoio, messe in circolo anche da esponenti istituzionali, scaricano la colpa su un presunto documento mancante di Arpa Sicilia.

A dare le prime spiegazioni il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca: «Raccogliendo il grido d’allarme lanciato dal comitato “Salviamo Galati”, ho contattato il dirigente del Dipartimento Ambiente e ho ottenuto importanti rassicurazioni sulla ripresa a partire da metà luglio dei lavori di risanamento costiero del litorale Galati-Santa Margherita. Gli interventi, avviati lo scorso 24 maggio, sono fermi da settimane e questo stallo – spiega il portavoce pentastellato - ha suscitato un’inevitabile delusione nei residenti della zona sud, che, da troppi anni, attendono la messa in sicurezza della costa. Il silenzio calato sui lavori iniziati solo poche settimane fa ha preoccupato molto anche me e così ho contattato tutti gli uffici competenti: Arpa Messina, Arpa Palermo, la struttura emergenziale per il dissesto idrogeologico, la Sovrintendenza del Mare e l’Assessorato Ambiente e Territorio. Al termine delle varie interlocuzioni, il funzionario regionale mi ha confermato che lo scorso 17 giugno il Commissario Maurizio Croce ha trasmesso all’Assessorato Ambiente il progetto esecutivo delle ottemperanze di cui al decreto di Via. Il Dipartimento Ambiente avrà 30 giorni di tempo per esaminarlo, quindi entro il 16 luglio – salvo il riscontro di mancate ottemperanze alle prescrizioni della Via – potrà rilasciare il nulla osta necessario a far ripartire i lavori».

«I ritardi registrati sino ad oggi dipendono fortemente dalla burocrazia e spesso, come in questo caso - sottolinea l’on. De Luca – sono legati ad aspetti puramente tecnici. I vari enti coinvolti infatti hanno dovuto esprimere il proprio parere, inviando poi tutta la documentazione al commissario Croce, incaricato di elaborare la progettazione esecutiva adesso al vaglio del Dipartimento Ambiente e territorio. Ho dunque sensibilizzato il dirigente a fare bene ma anche a fare in fretta, atteso che il mare, purtroppo, non attende i tempi annosi e lunghi della burocrazia, tanto più che terminata la stagione estiva le condizioni climatiche certamente rallenteranno l'esecuzione dei lavori. Il dirigente ha dato ampia disponibilità ad agire con celerità per dare risposte alla cittadinanza. Dopo anni di attesa – conclude il deputato del M5S - ogni giorno perso diventa un problema. Oggi c'è l’esigenza di sfruttare al massimo la bella stagione per accelerare i lavori, prima che l’arrivo delle piogge e le mareggiate tornino ad erodere il bellissimo litorale della zona sud e a mettere ancora in pericolo persone e abitazioni. Per tale motivo, non smetterò di monitorare ogni passo di questo lungo appalto».

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