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Stadio: ore decisive...e cresce la tensione. Ieri il confronto tra Comune e Fc Messina

E intanto il presidente Rocco Arena è sotto scorta: avrebbe ricevuto anche minacce di morte

Sorridenti all’inizio, volti pensierosi al termine dell’incontro. I rappresentanti della società Fc Messina ieri mattina sono stati a Palazzo Zanca. E ovviamente al centro del confronto avuto con il dirigente comunale Salvatore De Francesco non poteva non esserci la controversa questione della concessione per la costruzione del nuovo “Franco Scoglio”. In una giornata particolare, segnata dalla notizia dell’assegnazione di una scorta, su disposizione della Prefettura, al presidente del Fc Messina Rocco Arena, che avrebbe subito una serie di minacce di morte e di inquietanti messaggi e lettere minatorie.

– Leonardo Limatola, consulente per lo stadio del Fc Messina, come mai questa visita al Comune? Siete preoccupati per la piega che stanno prendendo gli eventi?
«Colgo l’occasione per mandare un messaggio di solidarietà al presidente Rocco Arena, una persona di cuore e perbene che ho avuto modo di apprezzare in quasi 2 anni di lavoro assieme, che sta subendo minacce e vessazioni sempre più forti e preoccupanti. Sì, siamo stati a Palazzo Zanca. Io e l'avvocato Ghia, abbiamo avuto un incontro con il Rup, nel rispetto del principio della trasparenza del procedimento con la Pubblica amministrazione. Questa volta ci siamo presentati in gruppo ristretto, e non con tutta la squadra di professionisti come nel precedente incontro. Abbiamo ribadito quanto comunicato ormai tre settimane fa in merito agli approfondimenti richiesti dal Rup, e confermato la massima disponibilità, una volta chiusa formalmente la procedura, ad agevolare il controllo e le doverose verifiche da parte del Comune e a dare garanzie finanziarie ulteriori e non richieste».

– Lo slittamento dei tempi lascia pensare a decisioni che potrebbero anche essere negative. Avete avuto questa sensazione? Temete una revoca in autotutela della proposta di assegnazione da parte della Commissione giudicatrice?
«Il Rup è stato come sempre disponibile, ma in tutta onestà non possiamo che giustificare questo protrarsi del procedimento se non col fatto che il dirigente sia fortemente oberato di lavoro. Lo stesso dirigente si è promesso di esprimersi in tempi brevi, ma abbiamo constatato come non abbia la situazione e gli scenari bene a fuoco. Come esempio, in merito, mi permetta di puntualizzare una informazione che è stata pubblicata sulla Gazzetta del Sud: la richiesta di parere esterno formulata dal Rup, allo studio del prof. Franco Vermiglio, a nostro avviso è stata richiesta fuori dai tempi consentiti. E questo le dice molto».

– Il presidente Rocco Arena ha più volte manifestato fiducia nell’esito positivo della vicenda e continua a farlo.
«Noi siamo certi della correttezza del nostro operato e abbiamo la massima fiducia nelle istituzioni, ma prudenzialmente siamo preventivamente ricorsi a strutturati pareri dei nostri legali interni ed esterni, e la nostra sicurezza deriva anche da questo».

– Nel caso in cui dovesse essere respinta l’aggiudicazione definitiva, come agirete?
«In caso di fermo del procedimento o di ulteriori rallentamenti siamo pronti ad agire contestualmente nelle sedi legali opportune, a cominciare dal Tar, ottenendo l'immediata assegnazione dell'impianto e aspettando tutti i gradi di giudizio necessari al fine di stabilire e confermare il merito. Sarà poi automatica la difesa degli interessi della compagine: se qualcuno dovesse aver sbagliato prima, durante e dopo la procedura ne risponderà in sede civile e penale, con la corresponsione dei danni. Mi permetta, però, di dirle che non voglio immaginare questo scenario. La conseguenza sarebbe che lo stadio verrebbe bloccato per diversi mesi e forse anni, con due squadre di Messina che dovrebbero poter disputare la Lega Pro senza una casa (oggi entrambe le compagini potrebbero essere prime in graduatoria della serie D, con garanzia di ammissione in Lega Pro, vista la determina del consiglio federale in favore della Serie D contro le retrocesse dalla Lega Pro). Senza possibilità di intervenire sulla struttura, con uno stallo generale per qualsiasi iniziativa».

– C’è stata una Commissione giudicatrice, poi la palla è passata al dirigente-responsabile unico del procedimento. Ma la scelta finale sul nuovo stadio sarà tecnica o politica?
«La direzione politica della città sembra chiara, l’abbiamo colta dalle parole inequivocabili dell’assessore Francesco Gallo, il quale ha confermato di sostenere lo sviluppo dell'economia cittadina attraverso lo sport. Nel nostro caso, questa ipotesi di sviluppo è corroborata da investimenti privati, internazionali e nazionali, con conseguenze immediate sui livelli occupazionali, sia nella fase di realizzazione sia in quella successiva. Parliamo di centinaia di posti di lavoro in una città che ne ha disperato bisogno. Il sindaco De Luca è stato illuminato nel dare l'indirizzo politico per il bando, e la decisione è stata “bipartisan”, a quanto ci risulta, anche con l'avvocato Massimo Rizzo, consigliere comunale, tra i promotori. Ora che si è ottenuto anche più di quanto sperato con un progetto indiscutibilmente eccezionale per la città, non è pensabile una retromarcia».

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