Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

La scommessa editoriale parte da Taormina: "Avvicinare i giovani all'informazione di qualità"

Avvicinare il grande pubblico, specie quello più giovane, all'informazione di qualità, distinguendola da tutto il resto. Una mission perseguita con impegno, specie in questo tempo di comunicazione selvaggia, dai media professionali e in particolare dal Gruppo Editoriale Ses, con risultati che le statistiche confermano essere stati assolutamente sorprendenti, specie nel segmento digitale. A sottolinearlo il presidente e direttore editoriale di Società Editrice Sud Lino Morgante, intervenuto oggi a Taormina a "Mediamorfosi", l'evento tenutosi a Palazzo Ciampoli nell'ambito della XI edizione del festival Taobuk, in collaborazione con Ses e con la partecipazione di Vision, e promosso per analizzare la profonda trasformazione nel settore dei media, nuovi e tradizionali, tra profili editoriali, commerciali e tecnologici. Morgante, analizzando l'attività delle testate del network Ses e in particolare dei quotidiani Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, ha evidenziato anche le difficoltà contingenti del comparto editoriale, ricordando l'alto costo in termini di risorse umane e finanziarie di un'attività realmente improntata alla deontologia, e ammonendo sulla necessità che l'informazione di qualità sia adeguatamente remunerata per mantenere i suoi requisiti di affidabilità e indipendenza. All'incontro moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Viviana Mazza, hanno preso parte anche Virginia Stagni, Business Development Manager & Director FT Talent Challenge, Financial Times; e Virman Cusenza, giornalista e consulente editoriale, Gruppo Fremantle. In particolare, la Stagni ha delineato le caratteristiche dell'informazione che cambia, sottolineando come ad esempio i social non siano più meri canali di distribuzione ma siano divenuti veri e propri mezzi di informazione. Ciò che distingue i media di qualità dunque sono i valori, comunicati anche attraverso specifiche scelte iconografiche. "E il nostro messaggio è stato "senza paura e senza favori". Audience First, prima il pubblico" ha spiegato la Stagni, manager ventottenne che ha scandito gli step del percorso di attrazione degli under 30 attuato da un colosso come il Financial Times: "Una sfida anche tecnologica - ha evidenziato - attuata chiamando in redazione i talenti del domani. E non solo da Oxford, Cambridge e dalle Università esclusive ma da tutto il mondo universitario. Li abbiamo ascoltati per capire direttamente cosa davvero interessa i giovani".

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