Messina

Giovedì 28 Novembre 2024

Messina, morte della guardia giurata al Papardo: la Cassazione riapre il caso

L'ospedale Papardo di Messina

Si riapre ancora una volta il “caso Santamaria”, ovvero la vicenda giudiziaria per la morte dell’ex guardia giurata 40enne Daniele Santamaria, avvenuta il 21 aprile del 2012 all’ospedale Papardo. Ed è la 5° sezione della Cassazione a farlo, con un “annullamento con rinvio” disponendo un nuovo processo a Reggio Calabria solo per uno dei due infermieri, Marco Costa, in servizio all’epoca dei fatti all’ospedale Papardo. La sentenza di riferimento, per la Cassazione, è stata quella emessa il 12 luglio del 2019 dalla corte d’appello di Messina, con cui assolse il medico coinvolto originariamente, il dott. Corrado La Manna (formula «perché il fatto non costituisce reato»), e ridusse le altre due condanne: un anno e 6 mesi per Costa, con il riconoscimento delle attenuanti generiche, ritenute equivalenti per un’aggravante contestata, e 6 mesi per Impalà. In primo grado, nell’aprile del 2018, La Manna e Costa erano stati condannati a 3 anni e 8 mesi di reclusione, Impalà a 8 mesi. A La Manna e Costa l’accusa contestava inizialmente l’omissione-rifiuto in atti d’ufficio, con l’aggravante di aver realizzato il reato per occultare il falso in atto pubblico che i due avrebbero commesso in relazione alla cartella clinica di pronto soccorso del paziente Daniele Santamaria. La Procura riteneva cioé che il falso sarebbe stato strumentale a nascondere la presunta mancanza di attività d’intervento terapeutiche a beneficio del paziente. L’infermiere Impalà, era accusato solo di favoreggiamento personale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di gazzetta del Sud - Messina

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