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Messina, ospedale Papardo: i sindacati proclamano lo stato di agitazione del personale

La UIL e la CGIL, insieme alla UIL FPL e alla FP CGIL, hanno scritto al prefetto Cosima Di Stani perchè ha "l’Assessorato regionale alla Salute ha inspiegabilmente tagliato, solo per l’Azienda ospedaliera, la massa finanziaria di circa 8 milioni di euro, mentre le altre siciliane sono state salvaguardate"

L'ospedale Papardo di Messina

“La UIL e la CGIL di Messina, insieme alle categorie UIL FPL e FP CGIL, comunicano al prefetto di Messina che, in data 28 maggio 2021 si è svolta, nel pieno rispetto della normativa anti-Covid 19, presso l’Auditorium dell’ospedale Papardo, una partecipata Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della medesima azienda, al fine di esaminare la gravissima problematica relativa all’abbattimento della massa finanziaria da parte dell’Assessorato regionale alla Salute: una decisione che può essere causa di notevoli tagli sia sull’offerta sanitaria, nonché sui livelli occupazionali”.
Lo scrivono in una missiva spedita al prefetto di Messina, i segretari generali di Cgil e Uil, Giovanni Mastroeni e Ivan Tripodi, i segretari generali di Fp Cgil, Francesco Fucile, della Uil-Fpl, Pippo Calapi nonché i coordinatori provinciali area Medica, Guglielmo Catalioto (Fp Cgil) e Corrado Lamanna (Uil-Fpl).

“L’Assessorato regionale alla Salute ha inspiegabilmente tagliato, solo per l’Azienda ospedaliera Papardo, la massa finanziaria di circa 8 milioni di euro, mentre tutte le altre aziende ospedaliere siciliane sono state salvaguardate da tagli indiscriminati. I lavoratori hanno evidenziato le pesanti preoccupazioni e il fortissimo dissenso in merito a tali scelte assunte da parte dell’Assessorato e hanno deliberato, all’unanimità, lo stato di agitazione del personale. Sembrerebbe che l’Azienda Papardo sia diventata vittima sacrificale da parte dell’Assessorato regionale alla Salute, infatti non bisogna dimenticare che tale azienda già nel 2018 è stata fortemente penalizzata in quanto trasformata inspiegabilmente da Dea di secondo livello a Dea di primo livello, nonostante le numerose alte specialità esistenti presso la stessa struttura. Pertanto, la UIL e la CGIL, insieme alla UIL FPL e alla FP CGIL, di Messina chiedono al prefetto, ai sensi della legge 146/90, l’avvio del tentativo di conciliazione e l’attivazione delle procedure di raffreddamento del conflitto che veda il coinvolgimento di tutte le parti in causa, vale a dire l’Assessorato regionale alla Salute guidato dall’avv. Ruggero Razza e il Direttore generale dell’A.O. Papardo, al fine di risolvere definitivamente la problematica su esposta”.

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