«Il turismo è il «motore" dell’economia dell’isola ma il settore è bloccato dai disastri prodotti dal governo targato Musumeci: zero ristori alle aziende del settore che hanno sofferto, come poche, il blocco al movimento delle persone imposto dall’emergenza determinata dal coronavirus. Ma, nonostante siano stati previsti incentivi e ristori alle imprese ai lavoratori che a vario titolo gravitano
nell’orbita del turismo, con l’obiettivo di sostenere il settore per facilitarne la ripartenza, niente di tutto questo è successo in Sicilia». Lo dice il Partito democratico della Sicilia che ha organizzato un evento - sabato prossimo - sul tema a Taormina a Palazzo dei Duchi di Santo Stefano.
"L'immobilismo del governo Musumeci ha prodotto solo disastri. Non è stato in grado - afferma il segretario regionale, Anthony Barbagallo - di distribuire risorse economiche e ristori, previsti sia dalla Finanziaria dell’anno scorso sia di quest’anno, in favore delle strutture ricettive, delle aziende che si occupano di spettacoli dal vivo, dei tour operator e delle agenzie di viaggio, delle guide turistiche e naturalistiche. L’estate è ormai alle porte, il mondo riparte ma in Sicilia a causa del governo Musumeci tutto resta fermo, le risorse economiche sono solo annunciate. Ma la propaganda prima o poi finisce e arriva il disastro legato alla tragica realtà: zero euro usciti dalle casse regionali. Dobbiamo porre fine a tutto. Il PD a Taormina si confronterà e terrà i riflettori accesi sul turismo".
La giornata di Taormina si aprirà con i saluti del sindaco Mario Bolognari e del segretario provinciale del PD Messina, Nino Bartolotta. A seguire, intorno alle 10.30, la direzione regionale che al termine produrrà un documento. Poi via a tre tavoli tematici con con politici, imprenditori, ristoratori, tour operator, rappresentanti dei due maggiori aeroporti dell’isola.
"E' una iniziativa quanto mai opportuna - afferma Mario Bolognari, sindaco di Taormina - quella del PD regionale sul turismo e sullo spettacolo. Infatti, la grave crisi che ha colpito questi settori, senza una risposta concreta rischia di provocare una rottura in una Regione che presenta già rischi di conflitti sociali. Taormina - ribadisce il primo cittadino - è la realtà più colpita non solo perché vive quasi esclusivamente di turismo e spettacolo, ma anche perché con il suo tradizionale 85% di presenze turistiche straniere paga un prezzo altissimo. La riapertura deve essere - sostiene ancora Bolognari - accompagnata da misure serie ed efficaci per il lavoro, la piccola e media impresa, la sicurezza e lo sviluppo del digitale. Le misure sin qui adottate dalla Regione Siciliana, oltre a non essere state avviate, sono dagli esperti del settore considerate inefficaci. Dobbiamo ottenere - conclude - una correzione di rotta immediata e puntare su politiche di sviluppo e non assistenziali».
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