Segnali d’apertura, timidi o concreti, non è dato di sapere. C’è solo una certezza: nei prossimi giorni si terrà un confronto tra l’assessorato regionale alla Salute e i vertici dell’Azienda ospedaliera. Ma il futuro del “Papardo” è ancora tutto da scrivere. E se, da un lato, si registra la moderata soddisfazione di alcuni deputati regionali (Antonio De Luca e Valentina Zafarana del M5S), dall’altro esplode l’ira delle organizzazioni sindacali, in particolare Cgil e Uil, invitate ieri a Palermo ma escluse dal dibattito svoltosi in seno alla Commissione Ars. Ma partiamo dalla riunione di ieri. In audizione sono stati sentiti, prima il dirigente dell’assessorato alla Salute Mario La Rocca, poi direttore generale dell’Azienda Papardo Mario Paino. Oggetto di discussione il “taglio”, inaspettato e ingiustificato (il “Papardo” è l’ospedale che più verrebbe penalizzato dalla decurtazione delle risorse in tutta la Sicilia), di 8 milioni di euro. Come sottolinea Antonio De Luca, i toni sono stati anche aspri, ma un primo importante avanti, alla fine, è stato compiuto, con la convocazione del nuovo tavolo tra Regione e Azienda ospedaliera.
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