Barcellona, no di Trapani a 32 tonnellate di rifiuti: l’emergenza ora si fa sempre più grave
Un carico di rifiuti indifferenziati provenienti da Barcellona è stato respinto al mittente dai gestori dell'impianto di trattamento meccanico biologico di Trapani. Il motivo è semplice: nei sacchi neri dell'indifferenziata abbandonata per le strade della città o conferita nelle isole ecologiche mobili sono stati riversati, così come emerso durante i controlli fatti all'ingresso dell'impianto trapanese, rifiuti speciali, anche cimiteriali, non classificabili come indifferenziata. Si tratta di rifiuti “non trattabili” dall'impianto gestito dalla “Trapani Servizi Spa”, perché non possono essere essere smaltiti attraverso il processo meccanico e biologico. Dei due autotreni della Dusty, carichi di 64 tonnellate di rifiuti indifferenziati, partiti alla volta di Trapani, l'accesso all'impianto industriale è stato consentito solo ad uno di essi che ha potuto conferire i rifiuti “trattabili”. Il secondo autotreno carico con 32 tonnellate, non ha superato il controllo preventivo perché nei sacchi neri è stato rinvenuto di tutto, dai calcinacci, ai rifiuti cimiteriali, tra cui molti lumini. Numerosi i rifiuti ferrosi che non vengono sottoposti a trattamento meccanico e nemmeno biologico. Si tratta di una autentica emergenza igienico sanitaria. Il carico restituito alla Dusty quasi sicuramente dovrà subire una caratterizzazione, e ciò per consentire lo smaltimento attraverso altri canali di trattamento essendo in alcuni casi travati anche rifiuti speciali, come olio meccanico esausto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina