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Licenze sospese per chi ha un debito superiore a 100 euro, pioggia di polemiche sul Comune di Messina

Lo prevede il Regolamento proposto dal sindaco De Luca. Interdonato: «Va trovato un accordo politico»

ANSA/LUCA ZENNARO

Licenze sospese per chi non è in regola con i tributi. L’Amministrazione De Luca vuole adottare la linea dura ed è in questa direzione che va il Regolamento di regolarità tributaria, proposto dal sindaco, approdato in questi giorni in commissione Bilancio del consiglio comunale. L’irregolarità tributaria, viene spiegato nel documento, è quella commessa da chi ha un debito legato alla Tari, all’Imu, all’Imposta di soggiorno, alla Tasi, al canone unico patrimoniale di concessione, superiore a 100 euro e frutto di «omessa o infedele denuncia, parziale o mancato versamento della scadenza ordinaria, di emissione di avviso di accertamento o di avvio della riscossione coattiva».

Se i soggetti in posizione di irregolarità tributaria esercitano attività commerciali o produttive, nei loro confronti «non è consentito il rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e dei relativi rinnovi, né di contrarre con il Comune». Se la morosità è successiva all’autorizzazione, verrà avviato «il procedimento di sospensione dell’attività», assegnando un termine di 30 giorni per la regolarizzazione della posizione. Se i 15 giorni successivi saranno trascorsi infruttuosamente, scatterà automaticamente il provvedimento della sospensione della licenza per novanta giorni o fino al giorno della regolarizzazione. E, ancora, se passeranno inutilmente anche i 90 giorni successivi, la licenza verrà del tutto revocata.

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