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Rifiuti in centro storico a Messina, attacco e difesa

Pd e Azione si scagliano contro Messina Servizi per la gestione del servizio di raccolta nell’area della movida

Discariche in pieno centro a Messina

Il porta a porta nel centro storico della città e l’eliminazione dell’ultimo cassonetto hanno messo a nudo le difficoltà ad un adattamento adeguamento di famiglie ed esercenti, alle prese con un sistema che, in quella porzione di città, deve fare i conti con la movida, il comparto ristorazione e le attività notturne in genere.
«Mentre spariva l’ultimo cassonetto, spuntavano come funghi, in ogni angolo del centro, i carrellati, collocati all’esterno sia degli esercizi commerciali che dei condomini che sono privi di adeguati spazi al loro interno per custodirli – analizza Armando Hyerace – coordinatore del circolo PD della IV circoscrizione –. In quelle zone si dovrebbero realizzare mini isole ecologiche delle dimensioni di un posto auto così come previsto nell’art. 22 del Regolamento comunale. E concedere gratuitamente il suolo pubblico per la collocazione del carrellato, protetto però da strutture leggere in modo da non creare problemi di decoro urbano. Infine – dice Hyerace – ridurre la Tari per chi si rivolge a ditte private per il conferimento all’esterno dei rifiuti». I referenti dei gruppi “Messina città metropolitana in Azione”, Eleonora Urzí Mondo, e “Con Carlo Calenda per Messina in Azione”, Francesco Suria hanno girato e diffuso un video in cui illustrano la sporcizia di alcuni posti. «Con l'avvio della differenziata anche in centro, ci si dovrebbe porre il problema del come ottemperare alle deficienze di una logistica che potrebbe rendere le strade un susseguirsi di pattumiere in fila indiana, come fossero transenne ad (in)decoro dei marciapiedi. Nelle vie centrali, infatti, non sono molti i condomini muniti di spazi all'aperto (corti o parcheggi che siano) adeguati al servizio di raccolta con ingresso diretto dei mezzi della Messinaservizi Bene Comune. Se a questo si aggiungono i ritardi nella raccolta (già segnalati i primi casi) con mastelli recuperati anche 15-16 ore dopo rispetto alla collocazione davanti ai portoni, lo scenario che si prospetta è quantomeno preoccupante, specie in vista dell’estate, con tutto ciò che ne deriva tra caldo e insetti di ogni ordine e grado».

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