Il processo scaturito dall’operazione “Ghost insurance”, sulle assicurazioni fantasma, apertosi ieri è stato smembrato in due diversi tronconi, a seguito di una ordinanza emessa dal Tribunale di Barcellona che ha accolto una eccezione della difesa. Per i tre indagati, accusati di aver costituito una associazione a delinquere finalizzata a commettere truffe, spacciando per buone delle false polizze assicurative, vi è la prospettiva di dover subire – nel caso il procedimento nelle more non dovesse essere riunificato – due distinti processi per la stessa vicenda. Imputati del procedimento che allo stato viene diviso in due parti sono il subagente assicurativo Nino Currò, 52 anni, e le sorelle, sedicenti agenti assicuratrici, Giuseppa “Gisella” Benvegna, 44 anni, e Rosalia Benvegna, 46 anni, tutti arrestati il 20 gennaio dello scorso dalla Polizia stradale e all’atto del rinvio a giudizio rimessi in libertà.
Il collegio penale del Tribunale ha dichiarato nulli i 47 capi di imputazione su tutte le ipotesi di reato di truffa assicurativa, aggravata dalla minorata difesa, disponendone la restituzione degli atti al gup dello stesso Tribunale per le successive determinazioni.
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