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Sant’Agata M., sospeso il servizio di assistenza domiciliare nel distretto sanitario

La responsabile organizzativa Giovanna Bicchieri ha scritto al direttore generale dell’Asp: “Una condizione dovuta alla mancanza di sostituzione, nel tempo, del personale di ruolo tecnico, amministrativo, medico, infermieristico e di operatori socio-sanitari”

Giovanna Bicchieri

Il servizio di assistenza domiciliare integrata sospeso nel distretto sanitario di Sant’Agata Militello. A denunciarlo è la Cisl Funzione Pubblica di Messina, attraverso la responsabile organizzativa Giovanna Bicchieri, che ha scritto al direttore generale dell’Asp e al direttore del distretto sanitario di S. Agata Militello. «Una condizione dovuta alla mancanza di sostituzione, nel tempo, del personale di ruolo tecnico, amministrativo, medico, infermieristico e di operatori socio-sanitari. Così da 20 giorni il servizio Adi, rimasto privo di operatori dedicati, sarebbe stato sospeso. Ma – aggiunge la Bicchieri - se non si corre ai ripari, molto presto analogo destino si prospetta anche per il Servizio anagrafe assistiti che, a oggi, può contare esclusivamente su una sola unità adibita anche ad altro Ufficio. Lo stesso dicasi per il servizio Necroscopico della Medicina Legale, per l’Ufficio Tecnico che gestiva gli interventi tecnici ospedalieri e territoriali, chiuso da più di un mese per la totale assenza di personale qualificato».

Verso il collasso

La Cisl Funzione Pubblica di Messina evidenzia la situazione di «collasso, col personale rimasto in servizio che ha un carico di lavoro insostenibile e la cittadinanza che risente a vario titolo del disagio che si sta generando a causa della paralisi dell’intero apparato assistenziale ed amministrativo. E, a dicembre, vi saranno ulteriori pensionamenti».

Per il sindacato è urgente «ripristinare idonee condizioni lavorative ai dipendenti del territorio santagatese, nonché garantire ai cittadini della comunità adeguate risposte in termini di assistenza qualificata e continuativa, stante che l’intero hinterland nebroideo è già stato fortemente penalizzato dalla attuale rete ospedaliera».

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