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Studenti scultori a Messina: quando la scuola diventa protagonista della bellezza in città

Elementi scultorei in bassorilievo realizzati dagli studenti del "Basile" saranno installati nella villetta del Tigrotto, piccolo spazio pubblico situato lungo la via Olimpia

L'approfondimento delle tematiche relative alla scultura come elemento di riqualificazione del contesto urbano è tra gli obiettivi del progetto Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento), che quest'anno vede coinvolti gli studenti della IV F - Arti figurative pittura/scultura del Liceo artistico “Ernesto Basile”, diretto dalla dirigente Caterina Celesti.

Finalizzato alla creazione di una connessione tra la scuola e il territorio, l'importante progetto, curato dal docente interno di scultura prof. Antonino Tinuzzo, ha previsto diverse fasi, quali l'analisi della situazione, il rilievo dello stato di fatto, l'ideazione e realizzazione delle sculture e la loro collocazione in un contesto reale. L'ente partner del progetto è l'associazione Genitori per l'Educazione civile, presieduta dal prof. Sandro Gorgone (tutor esterno). L'associazione ha fornito infatti un fondamentale supporto, svolgendo un ruolo mediatore tra l'operato degli studenti nell'attuazione del progetto e i soggetti preposti che lo renderanno attuabile nel contesto reale.

I manufatti, elementi scultorei in bassorilievo realizzati in terracotta, saranno installati nella villetta del Tigrotto, piccolo spazio pubblico situato lungo la via Olimpia, in prossimità dell'Istituto comprensivo San Francesco di Paola, che ricade nella quinta Circoscrizione “Antonello da Messina”. Nello specifico, la parte prettamente pratica del percorso è stata sviluppata nei laboratori del liceo dagli studenti della IV F di scultura (Giulia Arena, Francesco Cannuli, Alessia Irrera, Silvia Di Stefano, Eleonora Siracusano), che hanno prima progettato e poi realizzato in argilla le grandi formelle modulari, che sono poi state cotte nel forno per la ceramica, di cui la scuola è dotata.

I prodotti finali saranno due grandi bassorilievi, composti da quattro grandi formelle ciascuno, che saranno collocati nello spazio pubblico per impreziosirlo e renderlo esteticamente gradevole ai futuri fruitori. «Ho scelto di guidare i ragazzi in questo progetto - ha spiegato il prof. Antonino Tinuzzo - perché credo fermamente nell'importanza della connessione tra la scuola e la realtà che ci circonda, nella creazione di relazioni sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista umano. Rendere gli studenti parte attiva della società e portatori di bellezza sul territorio è uno degli obiettivi principali del mio impegno di insegnante che vuole rompere i confini tra l'Istituzione scolastica e gli enti, gli attori del nostro territorio».

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