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Falcone respira un clima surreale, tra manifesti anonimi e sdegno

Il giorno dopo la sospensione del sindaco a seguito dell’inchiesta Movie Direction. La presidente di commissione Minghetti attende un altro ufficio. Nino Genovese: «Nessuno festeggia, grave danno alla comunità»

L'inchiesta “Movie Direction”, che ha rivelato il ruolo di “regista” del sindaco di Falcone, Carmelo Paratore, sospeso dall'incarico a seguito dell'ordinanza che gli impone il divieto di dimora sul territorio di Falcone, portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Barcellona e della Stazione di Falcone, sta generando un “clima” surreale.
Già nella mattinata di venerdì, al Municipio di Falcone, nulla sembrava cambiato. Solo l'assenza del sindaco Paratore che qualche ora dopo è stato sospeso dal Prefetto, ed il testimone è passato al vicesindaco Nuccio Calabrese che reggerà le sorti dell'ente fino al giorno in cui cesserà la misura cautelare che vieta al primo cittadino di recarsi sul suolo di Falcone. Per il resto si ostentava sicurezza, tanto che persino la responsabile dell'area economica e finanziaria dello stesso Comune, Marisa Minghetti, 54 anni, destinataria della misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio di pubblico ufficio di responsabile dell'area in questione, era presente al comune e fino adesso non ha avuto assegnato altro ufficio diverso da quello occupato e per il quale sarebbe stata scelta e nominata dal sindaco Paratore come presidente “fantoccio” delle commissioni giudicatrici delle gare d'appalto dei servizi di progettazione.

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