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Messina, operaio morto alla "Cannizzaro-Galatti": sono 4 gli indagati

Il prossimo 22 giugno davanti al gup Monia De Francesco si aprirà l’udienza preliminare nei confronti di Francesco Maria Ajello, dirigente del dipartimento manutenzione immobili comunali, Giovanna Egle Candida Cacciola, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Cannizzaro-Galatti, Vincenzo Garufi quale rup del cantiere di servizi e Giuseppe Russo assistente del cantiere di servizi

Sono quattro gli indagati dell’inchiesta per la morte di un operaio impegnato nei cantieri servizi all’interno di una scuola di Messina. Si tratta dell’incidente sul lavoro che costò la vita a Francesco Caponata, 56 anni, caduto da una scala mentre stava tinteggiando un’aula della scuola Cannizzaro Galatti il 10 ottobre 2019 e deceduto nove giorni dopo al Policlinico.

Il prossimo 22 giugno davanti al gup Monia De Francesco si aprirà l’udienza preliminare nei confronti di Francesco Maria Ajello, dirigente del dipartimento manutenzione immobili comunali, Giovanna Egle Candida Cacciola, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Cannizzaro-Galatti, Vincenzo Garufi quale rup del cantiere di servizi e Giuseppe Russo assistente del cantiere di servizi nei confronti dei quali il sostituto procuratore Marco Accolla, il magistrato che ha coordinato le indagini, ha depositato al gip la richiesta di rinvio a giudizio contestando, a vario titolo, l’omicidio colposo e la mancata garanzia delle norme a tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro.

In primo piano le condizioni di sicurezza

Il magistrato contesta, tra l’altro, di non aver messo a disposizione attrezzature conformi ai requisiti di legge, idonee ai fini della salute e della sicurezza, adeguate al lavoro da svolgere, di non richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti e di non aver garantito al lavoratore condizioni di sicurezza nello svolgimento dei lavori in quota e che la scala impiegata dal lavoratore fosse sistemata in modo da garantire la stabilità. L’operaio era caduto da una scala mentre stava tinteggiando una parete di un’aula della scuola. Era uno degli assunti temporaneamente dal Comune nell’ambito dei Cantieri servizio. Portato al Policlinico le sue condizioni rimasero sempre molto gravi, dopo 9 giorni il suo cuore cessò di battere.

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