Messina

Domenica 28 Aprile 2024

Quanto ci costa il mancato collegamento sullo Stretto

Gaetano Armao

«L’insularità, intesa come discontinuità territoriale, determina delle ulteriori specificità di natura economica, trasportistica, ambientale, sociale e demografica che provocano un oggettivo svantaggio rispetto ai territori continentali, come rilevato nella vasta letteratura di riferimento». Lo si legge nello studio sulla stima dei costi dell’insularità per la Sicilia, commissionato dalla Regione siciliana e diventato oggetto di uno specifico “focus” pubblicato proprio ieri dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” nel suo speciale dedicato al Sud. Un report che si è basato sul modello econometrico utilizzato dall’Istituto Bruno Leoni e che ha messo a raffronto i costi relativi alle due isole maggiori italiane, la Sardegna e la Sicilia. «Dal modello Ibl – si legge – emerge che è possibile quantificare la perdita del Pil pro capite per la Sardegna in 5.700 euro. La stima di tale grandezza è ottenuta dalla stima della perdita di Pil pro capite per chilometro di distana, moltiplicata per la media delle distanze di Cagliari-Roma e Sassari-Roma (pari a 495 chilometri). Tenendo conto dell’intervallo di fiducia al 95%, il costo insularità per la Sardegna si colloca nella forbice di valori tra 3.800 e 7.600 euro pro capite. La stessa perdita di Pil pro capite (11,6) per chilometro di distanza può essere applicata alla Sicilia, per cui moltiplicando la perdita del Pil pro capite per la media delle distanze di Palermo-Reggio Calabria e Catania-Reggio Calabria (pari a 183 chilometri) si ottiene una perdita del Pil pro capite pari a 2.123 euro. In termini di Pil complessivo si ottiene un valore pari a 10,6 miliardi di euro, pari cioè all’11,9 per cento del Pil». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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