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Messina, l’indagine “Provinciale”: le accuse reggono al TdL

I tre gruppi mafiosi della zona centro-sud. 12 conferme, 2 annullamenti e 2 scarcerazioni

Tengono pienamente le accuse davanti ai giudici del Riesame per l’operazione antimafia “Provinciale”, che ha smantellato tre gruppi criminali radicati da tempo nella zona centro-sud della città. Nel pomeriggio di ieri il collegio presieduto dal giudice Pina Scolaro ha depositato ben 16 provvedimenti, dopo i confronti accusa-difesa dei giorni scorsi. I numeri parlano di 6 conferme integrali del quadro accusatorio, altre 6 conferme ma con annullamenti parziali minimi, 2 attenuazioni di misura e 2 annullamenti.
Hanno registrato la conferma integrale dell’ordinanza di custodia cautelare Ugo Ciampi, Giovanni Tortorella, Maria Puleo, Francesco Puleo, Tyron De Francesco e Giuseppe Surace. Hanno registrato la conferma con parziale annullamento di un solo capo d’imputazione rispetto al resto delle accuse, e restano in carcere, Salvatore Sparacio, Domenico Romano, Ernesto Paone, Giuseppe Marra, Vincenzo Gangemi e Anna Lo Duca (per quest’ultima i giudici hanno disposto la restituzione del bar “Pino” «agli aventi diritto» a cura del pm). È cambiato il regime di custodia per Carlo Cafarella (dai domiciliari all’obbligo di firma giornaliero) e Mario Orlando (dal carcere ai domiciliari con braccialetto elettronico). I boss Giovanni Lo Duca e Giovanni De Luca non avevano fatto ricorso al TdL.

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