Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Festa del lavoro e... ipocrisia di Stato

Si sta sprecando la più grande delle occasioni per rilanciare l’Area dello Stretto. L’affondo di Pino Aprile in diretta a Scirocco su Rtp. L’esclusione del Ponte dal Pnrr significa rinunciare a 20 mila posti fin dall’avvio del cantiere. che diventano 118 mila a pieno regime. Va bene le navi green, ma non c’era bisogno del Recovery!

L’impatto di una grande opera esiste e non può essere negato. Per costruire la Tav, si sventrano montagne tra le più preziose e delicate del mondo. Qualunque infrastruttura si inserisce in ambienti caratterizzati dai propri fragili equilibri e dalle proprie biodiversità. Il Ponte sullo Stretto avrebbe un forte impatto, che è stato già studiato per decenni nei minimi particolari e per il quale, se venisse realizzato, ci sarebbero una serie di interventi collegati e connessi volti propri ad attenuarne gli effetti più “pesanti” durante e dopo la costruzione.
Ma, nel giorno della Festa del lavoro, a chi ancora una volta ha escluso dall’occasione storica del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è utile ricordare solo alcune cifre, riguardanti un altro impatto, quello relativo all’occupazione e allo sviluppo socio-economico dei territori interessati.
Ventimila persone assunte già nel primo anno di cantiere. È la stima fatta da Webuild, il colosso italiano delle costruzioni che ha accorpato le imprese di Eurolink, il Consorzio che si aggiudicò dieci anni fa la gara per il General Contractor incaricato di progettare e realizzare il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. VENTIMILA: lo scriviamo in maiuscolo, così forse si legge meglio...

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia