Nel dibattito sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto si inserisce a pieno titolo il tema del traghettamento, ossia l’unica reale soluzione per solcare lo specchio di mare che separa le sponde siciliane da quelle calabresi. Collegamenti su cui prendono posizione Filt Cgil, Orsa e Comitato pendolari. Che plaudono alle recenti iniziative del Governo, in quanto «con gli stanziamenti statali previsti nel progetto “Attraversamento dinamico dello Stretto” per potenziare il traghettamento ferroviario, le due navi con ponte binari chiuso saranno presto sostituite da nuove unità Messina, con ponte aperto che consente ai passeggeri di restare, in sicurezza, sulle vetture dei treni durante la traversata», scrivono in una lettera aperta al ministero dei Trasporti. Non «il solito progetto fantasioso che resterà sulla carta: la nuova nave Iginia , gemella della “Messina”, è in fase di ultimazione ai cantieri Mariotti di Genova e presto solcherà lo Stretto in sostituzione di una delle vecchie unità ed è in preparazione il bando per assegnare la costruzione di un’altra unità a ponte aperto, con propulsione ecologica ibrida, che rafforzerà ulteriormente la flotta ferroviaria. I convogli che effettueranno il collegamento da e per la Sicilia saranno in grado di imbarcare autonomamente sulle navi in modo da diminuire, di almeno un’ora, i tempi di attraversamento».