A stimolare la riflessione di Elio Conti Nibali, è una frase, in particolare, pronunciata da Mega di fronte al consiglio comunale: “Non si sta realizzando un teatro perché non ho mai trovato tra le carte l’idea che si dovesse rifare un teatro“. «Con poche battute – dice Conti Nibali – e soprattutto senza i soliti giri di parole a cui purtroppo siamo ormai abituati, il presidente dell’Authority ha confermato, una volta per tutte, che nell’area dell’ex teatro Pinelli verrà costruita una palazzina per uffici. Sarà bella, frutto di un interessante progetto architettonico, anche con ampie sale convegni, certamente ben diversa dallo scatolone con gli oblò che per tanto tempo ha campeggiato lungo il viale della Libertà, ma sarà comunque una palazzina per uffici. Ed è un progetto irreversibile, ci viene detto. Perché ancor prima dell’incanto di Marestretto, ancora più importante di quello squarcio di mare e luce che ha invaso le strade dopo la demolizione dello scatolone, prima di tutto a Messina viene la costruzione di una palazzina uffici. Viene anche annunciato dal presidente Mega, e questa certamente è una buona notizia, un concorso di progettazione per la sistemazione delle aree della Fiera per renderle davvero fruibili ai cittadini. Perché non approfittare allora proprio di questo concorso di progettazione per mettere finalmente protagonista lo Stretto, il nostro Luogo identitario ? Il paesaggio, il nostro mare, dovrà essere prioritario nelle scelte, per tutto il resto le soluzioni si potranno trovare, anche per le palazzine per uffici».
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