Si chiude con una serie di archiviazioni il filone d’indagine dell’operazione antimafia “Beta”, l’inchiesta della Dda sugli affari in città del gruppo Romeo-Santapaola, per i cosiddetti indagati eccellenti, che diversi mesi addietro erano rimasti coinvolti dopo le rivelazioni del pentito milazzese Biagio Grasso. Il gip Fabio Pagana ha infatti accolto la maxi richiesta depositata nei giorni scorsi dai sostituti della Dda Liliana Todaro, Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti, che riguarda formalmente ben 19 persone. Accanto ai nomi di parecchi professionisti cittadini ci sono infatti tutta un’altra serie di soggetti, in parte coinvolti nel troncone principale delle indagini “Beta” e Beta 2” che sono già a processo per altri reati, e anche altri indagati che erano stati definitivi dal pentito Grasso come «vicini» al gruppo mafioso, ma sulla cui posizione dopo i riscontri dei carabinieri del Ros non sono emersi profili ritenuti dai magistrati rilevanti penalmente. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina