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Operazione "Provinciale" a Messina: in 8 rispondono, 12 fanno scena muta

Oggi davanti al gup Militello gli indagati che si trovano agli arresti domiciliari

La lunga giornata dei primi interrogatori di garanzia per l’operazione antimafia “Provinciale”, che ha smantellato tre gruppi criminali radicati da tempo nella zona centro-sud della città, è durata parecchio al carcere di Gazzi. Iniziata intorno alle 9 del mattino si è conclusa solo dopo le sei del pomeriggio.
Erano in 21 gli indagati attualmente in carcere da sentire per il gip Maria Militello, che ha siglato l’ordinanza di custodia cautelare, tra capi, gregari e fiancheggiatori del clan Lo Duca di Provinciale, e dei gruppi De Luca e Sparacio, insediati da tempo a Maregrosso e Fondo Pugliatti.

Dei 21 indagati solo in 8 hanno accettato di rispondere alle domande del gip e dei quattro pm, mentre in 12 si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Solo l’interrogatorio di Domenico Mazzitello è stato rinviato.

Hanno risposto, sostanzialmente per negare il loro coinvolgimento: Ugo Ciampi, Giuseppe Esposito, Anna Lo Duca, Mario Orlando, Maria Puleo, Salvatore Sparacio, Giuseppe Surace e Giovanni Tortorella.

Mentre hanno scelto il silenzio: Emmanuele Balsamo, Tyron De Francesco, Giovanni De Luca, Vincenzo Gangemi, Emanuele Laganà, Giovani Lo Duca, Giuseppe Marra, Mohamed Naji, Ernesto Paone, Francesco Puleo, Domenico Romano e Kevin Schepis.

Questa mattina, toccherà invece agli indagati che si trovano agli arresti domiciliari, ovvero: Mario Alibrandi, Antonio Scavuzzo, Francesco Sollima, Antonino Summa, Natalino Summa, Carlo Cafarella, Letterio Cuscinà, Gabriella De Luca, Serena Ieni, Antonino Soffli.

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