L'indagine, denominata "Provinciale", che ha portato all'esecuzione di 33 misure cautelari (21 persone in carcere, 10 ai domiciliari e 2 con obbligo di firma) ha consentito di documentare l'operatività dei clan mafiosi operanti nella zona centro della città dello Stretto, nel settore delle estorsioni in danno di esercizi commerciali, del traffico di stupefacenti e del controllo di attività economiche nel campo della ristorazione, del gioco e delle scommesse su eventi sportivi.
In particolare, le indagini dei carabinieri di Messina hanno riguardato la cosca del rione "Provinciale", capeggiata da Giovanni Lo Duca - attiva, fra l’altro, nelle estorsioni ai danni di esercizi commerciali e nel traffico di sostanze stupefacenti - e hanno portato al sequestro di un bar utilizzato come base logistica dell’associazione mafiosa.
In carcere (21)
Giovanni Lo Duca, 49 anni
Giovanni De Luca, 32 anni
Emmanuele Balsamo, 39 anni
Ugo Ciampi, 40 anni
Tyron De Francesco, 24 anni
Vincenzo Gangemi, 46 anni
Anna Lo Duca, 47 anni
Francesco Puleo, 52 anni
Maria Puleo, 41 anni
Giovanni Tortorella, 51 anni
Salvatore Sparacio, 46 anni
Domenico Romano, 38 anni
Ernesto Paone, 25 anni
Giuseppe Marra, 32 anni
Mohamed Naji, 22 anni
Emanuele Laganà, 40 anni
Domenico Mazzitello, 27 anni
Kevin Schepis, 23 anni
Giuseppe Esposito, 28 enne
Mario Orlando, 40 anni
Giuseppe Surace, 35 anni
Arresti domiciliari (10)
Mario Alibrandi, 47 anni
Antonio Scavuzzo, 47 anni
Francesco Sollima, 51 anni
Antonino Summa, 79 enne
Natalino Summa, 51 enne
Carlo Cafarella, 40 anni
Letterio Cuscinà, 43enne
Gabriella De Luca, 23 enne
Serena Ieni, 32 anni
Antonino Soffli, 43 enne
Per due indagati è stato disposto invece l'obbligo di firma, si tratta di Gaetano Vinci e Antonina Cariolo.
Ci sono poi altri cinque indagati per i quali il gip non ha ritenuto di emettere misure cautelari: Salvatore Lo Duca, Giovanni Mancuso, Marialuisa Mattei, Roberto Mazzitello e Stefania Sparacio.
Il gip ha disposto anche il sequestro preventivo di due locali. Si tratta della sala scommesse “Asd Bilardi Sud” di via Del Santo e del Bar Pino di via Catania.
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