Da quindici anni, infatti, l'area - che ha una classificazione R4 a conferma della marcata fragilità del suolo - è attraversata da una serie di movimenti franosi che hanno compromesso irrimediabilmente alcune strutture. Tra queste, l'edificio che ospitava la scuola elementare e che, considerata la gravità delle lesioni, il Comune sarà adesso costretto ad abbattere per poi realizzare nuovi locali. A forte rischio rimangono, però, anche due palazzine di alloggi popolari, abitate da venti famiglie, e diverse villette.
Ecco perché il nuovo passaggio consumato dal team della Struttura commissariale, diretta da Maurizio Croce, riveste particolare importanza. I progettisti, dopo l'espletamento delle indagini di tipo geologico, dovranno individuare le soluzioni più idonee a ridare piena stabilità a questa porzione del centro abitato e trasmetterle agli uffici di piazza Ignazio Florio che, a quel punto, potranno avviare anche le procedure per fare partire i lavori. Alle opere di consolidamento dovranno essere affiancati gli interventi di ripristino: dalle pavimentazioni ai muri, senza tralasciare i sistemi di raccolta e smaltimento delle acque piovane.
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