Messina

Martedì 30 Aprile 2024

L’Anas sbaglia i confini dei paesi e si dimentica pure Forza d’Agrò

Il cartello di Sant’Alessio Siculo installato prima del Capo, rimasto “fuori comune”

Se a Taormina ha rimediato agli errori nel giro di pochi giorni, l’Anas dovrà fare altrettanto anche nei paesi vicini. L’ente gestore della Strada Statale 114 ha infatti commesso diversi strafalcioni nella posa della nuova segnaletica verticale che indica le denominazioni dei comuni e non pochi hanno notato le anomalie comparse in questi giorni sull’arteria. Il primo svarione è stato commesso già a partire da Letojanni, nella zona nord della cittadina turistica, in quanto i cartelli di inizio e fine paese (per chi viaggia rispettivamente in direzione Catania e Messina) sono stati posti all'altezza del torrente Silemi, tra l’altro seminascosti da altra segnaletica o dalla vegetazione, mentre in realtà il territorio comunale si estende per altri 2,8 chilometri verso nord fino al torrente Fondaco Parrino, al confine con Forza d’Agrò. Proprio quest’ultimo comune, invece, sembra essere sparito dalle mappe dell’Anas, visto che sulla Statale non sono state installate tabelle né all’inizio (a Fondaco Parrino rimane il vecchio cartello che indica la frazione forzese) né alla fine, in corrispondenza del passaggio nel territorio di Sant’Alessio Siculo che avviene all'altezza della frazione Santa Margherita. Anch’essa, evidentemente, è sconosciuta all'ente gestore dell’arteria, che ha stabilito che l’ingresso (e l’uscita) nel comune alessese avviene un chilometro più a nord, nei pressi della fontana e dei primi complessi abitativi: dunque per l’Anas il celebre Capo Sant’Alessio... non è a Sant’Alessio, ma forse in una terra di mezzo senza nome. La tabella di Letojanni lontano dal vero confine e coperta da altri segnali Procedendo verso Messina non si può non notare come non siano stati affissi cartelli che indicano la fine di Sant’Alessio e l’inizio di Santa Teresa di Riva in corrispondenza della passerella provvisoria sul torrente Agrò, realizzata proprio da Anas e sulla quale è deviato attualmente tutto il traffico, visto che il ponte sulla Statale è chiuso dal 2018. Invece è stato deciso di installare i cartelli proprio sul ponte, dove però non passerà un veicolo per almeno altri due anni in attesa che (ri)partano i lavori di demolizione e ricostruzione, fermi da mesi. Uscendo da Santa Teresa e continuando verso nord non sono stati commessi altri errori, anche perché era davvero difficile visto che i confini sono rappresentati dai torrenti che dividono i centri abitati: curioso, però, notare come all'ingresso sud di Roccalumera siano presenti adesso tre cartelli che indicano la denominazione del comune: quello nuovo installato da Anas sul viadotto Pagliara, un altro sostituito al posto di quello vecchio all'interno nell’aiuola spartitraffico per quanti escono dal casello autostradale e un terzo installato alcuni anni fa da comune poco distante. Meglio abbondare ma non… sbagliare. Sarebbe stato sufficiente prendere contatti con i Comuni, che invece non sono stati interpellati, per evitare questi banali errori e avere una segnaletica uniforme. E così già da oggi qualche sindaco si farà sentire con Anas.

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