Il giudice monocratico Francesco Torre ha assolto con la formula «perché il fatto non sussiste» i medici Letterio Rizzo e Edoardo Epifanio, dall’accusa di omicidio colposo. I due sanitari, all’epoca in servizio all’ospedale Piemonte, che sono stati assistiti dall’avvocato Antonino Maio, erano rimasti coinvolti nella vicenda giudiziaria per la morte della paziente Rosaria Orioles. La donna si spense il 3 febbraio del 2013 all’ospedale Piemonte per «morte coronarica intensa, su base aterosclerotica ostruttiva, in paziente con frattura della testa del femore trattata chirurgicamente con osteosintesi». I familiari dell’anziana si erano costituiti parte civile nel procedimento, e sono stati rappresentati dall’avvocato Nino Cacia.
La vicenda processuale ha registrato negli anni scorsi due richieste di archiviazione della Procura, con altrettante opposizioni delle parti offese, poi ci fu la decisione di una “imputazione coatta” da parte del gip.
Secondo l’accusa iniziale, ieri caduta dopo il dibattimento , il dott. Rizzo, in servizio all’Ortopedia, e il dott. Epifanio, in servizio alla Chirurgia, avrebbero provocato il decesso della paziente, operata in precedenza al femore, in cooperazione tra loro: il primo «... omettendo di intervenire in reparto pur essendo stato chiamato per visitare la signora», e il secondo, dopo averla visitata «... non formulando la diagnosi di ischemia coronarica acuta e non prescrivendo ulteriori specifici esami diagnostici ma solo all’occorrenza una fiala di Plasil».
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