Taormina, Centro di cardiochirurgia verso la chiusura. Navarra: “La sanità ha bisogno di certezze”
Il deputato Pietro Navarra si espone sulla paventata chiusura del Centro di cardiochirurgia pediatrica del presidio ospedaliero di Taormina. «Adesso più che mai la sanità siciliana ha bisogno di certezze, di punti di riferimento rappresentati dalla qualità dei servizi offerti e dalla centralità della figura del paziente. Sono queste le risposte che i siciliani vogliono. In tal senso, ritengo necessario che il presidente Musumeci, avendo assunto l’interim alla Sanità, sgombri il campo dalle voci relative a un possibile trasferimento del Centro di cardiochirurgia pediatrica dal presidio ospedaliero di Taormina all’azienda ospedaliera ‘San Marco’ di Catania».
Un centro che ha drenato molte risorse
«Stiamo parlando di un Centro per il quale, dalla sua inaugurazione a oggi, sono stati investiti 6,7 milioni di euro in infrastrutture e tecnologie. Nel solo 2019, nel reparto sono stati effettuati 415 ricoveri e più di 4mila e 700 visite ambulatoriali. Un vero e proprio polo sanitario, insomma, che costituisce un unicum per il Meridione, considerati anche l’alta selettività specialistica e gli elevati standard delle prestazioni garantite. Un centro diventato fondamentale pure per l’utenza calabrese, essendo quella Regione sprovvista di strutture dello stesso tipo. La sua eventuale chiusura causerebbe un enorme danno in termini di disagi per migliaia di famiglie, di sperpero delle somme spese e di depauperamento delle professionalità sviluppatesi in questi anni. La riorganizzazione della sanità siciliana, divenuta indispensabile soprattutto dopo quanto accaduto in questi giorni, non può che passare da simili valutazioni, lasciando da parte filosofie gestionali legate esclusivamente a tornaconti elettorali».