Arresti domiciliari per un tecnico comunale ed interdizione a svolgere l'attività professionale per un ingegnere professionista, entrambi accusati dei reati di “induzione indebita a dare o promettere utilità” e di “peculato” per il rilascio di concessioni edilizie nel Comune di Pace del Mela. Sono scattate, per effetto del pronunciamento della Corte di Cassazione, che ha rigettato i ricorsi degli indagati, le misure cautelari richieste dal procuratore Emanuele Crescenti e dal sostituto Rita Barbieri e, accolte in seconda istanza dai giudici del Tribunale del riesame di Messina, nei confronti di Candeloro Antonio Franco Ragusa, 52 anni, nella qualità di geometra in servizio all'Ufficio tecnico del Comune di Pace del Mela, difeso dall'avvocato Giuseppe Lo Presti e dell'ingegnere Pietro Leone, 67 anni, di Monforte San Giorgio, difeso dall'avvocato Tommaso Calderone, considerato prestanome dello stesso Ragusa, il quale avrebbe agito nella qualità di tecnico e progettista di privati cittadini. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina