Il gup del tribunale di Patti, Ugo Molina, su richiesta del pm Alice Parialò, ha disposto il rinvio a giudizio per l'attuale sindaco di Falcone, ingegner Carmelo Paratore, 66 anni e per altre tre persone, tra cui il responsabile pro tempore dell'area urbanistica dello stesso Comune, ingegner Natale Mancuso, 63 anni, difesi dagli avvocati. Rocco Bruzzese e Giuseppe Aveni. Sindaco e tecnico comunale, assieme all'amministratore della società barcellonese “Effedi srl”, Filippo De Pasquale, 42 anni di Barcellona, ed al progettista e direttore dei lavori dell'opera, Antonino Fugazzotto, 43 anni, di Falcone, difesi dagli avvocati Pinuccio Calabrò e Francesco Scalia, dovranno rispondere in concorso tra loro, nel processo che si aprirà il 16 giugno dinanzi ai giudici del Tribunale di Patti, del reato di abuso d'ufficio, per la realizzazione – con procedure urbanistiche ritenute irregolari – del supermercato Standa di Falcone costruito, secondo l’accusa, grazie all'espediente della delocalizzazione di volumetria, pratica questa che nella fattispecie del caso preso in esame dagli investigatori, è stata ritenuta irregolare, essendo l'area sfruttata per la costruzione della struttura commerciale, destinata dallo strumento urbanistico al “mantenimento del verde agricolo”. L'area prescelta, infatti, che nel 2017 ha dato il via – con il rilascio da parte del Comune della concessione edilizia ritenuta illegittima – alla realizzazione del punto vendita denominato Standa, è situata in posizione commercialmente strategica ai margini della via Nazionale, a poche centinaia di metri dal casello dell'A20.
Le indagini
L'indagine che ha portato al rinvio a giudizio, è scaturita da un esposto anonimo del 2017, nel quale si raccontavano episodi relativi alle precedenti elezioni del 2016, facendo anche riferimento al rilascio della concessione edilizia per la struttura commerciale realizzata su terreno destinato a “verde agricolo”. Ad indagare sono stati i carabinieri della Stazione di Falcone al comando del luogotenente Angelo Floramo, che interrogarono in un primo tempo anche un soggetto al quale durante le elezioni sarebbe stato promesso un posto di lavoro per il figlio nel realizzando supermercato. La persona indicata nell'esposto negò la circostanza, anche perché il figlio non fu poi assunto. L'inchiesta, prese invece un percorso diverso, scartando la paventata ipotesi di voto di scambio e puntando sulle procedute per la concessione edilizia. Nel dettaglio, la Procura diretta dal procuratore Angelo Cavallo, in corso di indagine ha nominato consulente l'ing. Enrico D'Arrigo che ha confermato quanto accertato dai carabinieri. Per la Procura,, Paratore che all'epoca – nel maggio 2017 – si era attribuito anche l'incarico di responsabile dell'area tecnica del Comune di cui al contempo è sindaco, agendo, secondo l’accusa, in violazione delle disposizioni di legge ed in concorso con il tecnico comunale Natale Mancuso, «procuravano un ingiusto vantaggio patrimoniale» al progettista Antonino Fugazzotto ed al committente, l'imprenditore Filippo De Pasquale. Operazione che sarebbe stata resa possibile, trasferendo volumetria edilizia dalla zona B alla zona E ciò avrebbe consentito il 30 maggio 2017, il rilascio alla società “Effedi srl” – secondo l’accusa in violazione di legge – della concessione edilizia per edificare il sito commerciale in una zona dove insisteva un vincolo di “inedificabilità assoluta”. Infatti, a Fugazzotto e De Pasquale, entrambi interessati a realizzare il supermercato, si contesta in concorso anche un secondo reato, la violazione dell'art. 44 del Dpr 380 del 2001, Testo unico sull'edilizia.
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