Una piccola impresa a conduzione familiare. Ma niente di virtuoso, perché il business era la droga. Cocaina, hashish, marijuana, distribuita tra Villaggio Aldisio e Fondo Fucile. L’operazione “Affari di famiglia” è stata condotta l’11 novembre scorso dai carabinieri e “accoppiata” all’operazione Cesare, che invece aveva colpito la nuova struttura a capo del clan di Giostra. Il secondo gruppo criminale finito in manette quel giorno, invece, operava nella zona sud e la sua caratteristica – da qui il nome – è che i vertici del sodalizio erano tutti in famiglia, appunto. Ieri mattina si è tenuta l’udienza preliminare fissata dal giudice Fabio Pagana, il quale ha accolto le richieste di rinvio a giudizio, formulate dai sostituti procuratori Antonella Fradà e Roberta La Speme, nei confronti di nove imputati. Ieri mattina si è tenuta l’udienza preliminare fissata dal giudice Fabio Pagana, il quale ha accolto le richieste di rinvio a giudizio, formulate dai sostituti procuratori Antonella Fradà e Roberta La Speme, nei confronti di nove imputati: Tommaso Giacobbe, 68 anni; Rosina Giacobbe, 46 anni; Tommaso Giacobbe, 20 anni; Giuseppa Leonardi, 64 anni; Lucia Villari, 33 anni; Cristina Lisa, 39 anni; Santino De Stefano, 45 anni; Paolo Scivolone, 47 anni; Angelo Parisi, 27 anni. Per tutti loro, quindi, adesso partirà il processo (il collegio di difesa è composto dagli avvocati Salvatore Silvestro, Domenico Andrè, Tindaro Celi, Signorina Frisenda, Tommaso Calderone e Pietro Venuti). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina