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Messina, il Cas si difende così: "Le buche nei tratti non ancora riasfaltati"

Le voragini create dal maltempo sulla A18

Una delle voragini che si sono aperte sulla A18

Le voragini della vergogna non si sono create nel tratto già asfaltato della A18, ma lì dove ancora non sono stati eseguiti i lavori. È questa la posizione del Cas, espressa per bocca del direttore generale del Consorzio autostrade, Salvatore Minaldi. Che così facendo ridimensiona le polemiche di questi giorni, sorte anche dopo la tempesta di segnalazioni giunta sulla pagina social “A18 e A20 le Autostrade siciliane della vergogna”, dove invece si sostiene l’esatto contrario. E cioè che il dissesto del manto (che ha provocato non pochi danni alle auto in transito, e poteva seriamente andare peggio) sia avvenuto anche lì dove i lavori sarebbero freschi freschi. Secondo Minaldi si tratta di «polemiche inconsistenti» e spiega perché: «Le buche si sono create nella parte di autostrada in cui è previsto che interveniamo, ma non nelle tratte già completate. Del resto, se fosse stato un manto perfetto non avremmo investito di 18 milioni di euro per ripavimentare la A18 da Messina a Fiumefreddo». Questo non significa che, finché il cantiere non arriverà in quel punto, le buche rimarranno lì dove sono: «Abbiamo una accordo quadro che ci consente di intervenire immediatamente, ovviamente in condizioni meteo favorevoli, perché con la pioggia non è possibile eseguire questo tipo di lavori». Si tratta di “rattoppi”, perché l’intervento risolutivo è quello che rientra nell’appalto generale.

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