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Ossigeno alla circolazione: sulla A20 un raccordo a Monforte Marina. Il Cas: "Attendiamo nullaosta"

A20 Messina-Palermo. la mappa del nuovo asse viario sul territorio comunale di Monforte

Opere strategiche che offrono ossigeno alla circolazione e agevolazioni alla vasta utenza. L’importanza degli svincoli autostradali è tangibile sotto il profilo della razionalizzazione e del miglioramento dell’accessibilità al sistema viario sia a lunga percorrenza che locale. Il 22 ottobre del 2016, è stato sottoscritto il “Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Messina-Masterplan” tra il presidente del Consiglio dei ministri e il sindaco della Città metropolitana di Messina. Tra gli interventi ammissibili al “Fondo per lo sviluppo e la coesione” (Fsc) rientravano l’adeguamento e il potenziamento dell’asse autostradale ionico-tirrenico, precisamente la costruzione degli svincoli di Monforte San Giorgio, Alì Terme e Santa Teresa di Riva. Allo stato attuale, le opere sono in fase di progettazione.

«In particolare – hanno evidenziato il direttore generale del Consorzio per le autostrade siciliane Salvatore Minaldi e il presidente Francesco Restuccia –, stiamo aspettando il nullaosta del ministero dell’Ambiente per la valutazione di impatto ambientale. Raggiunto tale step, si potrà procedere con le successive fasi progettuali». Un traguardo che sembra dunque sempre più vicino.

Sulla vicenda, l’amministrazione comunale di Monforte San Giorgio da molti anni fa pressing e sollecita l’avanzamento delle procedure. Nella fattispecie, il quadro economico del progetto relativo allo svincolo autostradale di Monforte è di 29.784.549 euro. Il sindaco Giuseppe Cannistrà ha prospettato la sua visione circa il carattere prioritario dell’opera (in un’area limitrofa alla vecchia via Pioppi) e risolutiva per molti aspetti. «Primo tra tutti – ha spiegato Cannistrà – il decongestionamento della viabilità lungo la strada statale 113 tra Rometta, Giammoro-Pace del Mela e Archi. C’è poi un problema di carico viario non indifferente che bisogna alleggerire. La realizzazione dello svincolo – prosegue il sindaco – in caso di emergenza diventa una fondamentale via di fuga, specie per i centri tirrenici più a monte, come San Pier Niceto, Monforte San Giorgio e Roccavaldina.

A questo si aggiunge un altro aspetto legato al polo industriale. Ricordiamo l’incendio del 2014 che ha interessato una delle cisterne della Raffineria. In quella circostanza, la viabilità su Milazzo presentava il conto dell’inefficienza delle nostre infrastrutture, con l’intasamento totale dello svincolo autostradale a causa dello spostamento di migliaia di cittadini, che per paura si erano allontanati dalla zona. La bretella di Monforte è quindi preziosa anche per la gestione delle emergenze dell’area industriale. Potenzialità ed efficacia concreta anche dal punto di vista economico, a beneficio del settore del commercio e del turismo dell’intera fascia tirrenica». Il sindaco ha infine preannunciato forme di mobilitazione, sia istituzionale che civile, in modo che l’occasione presentata dagli svincoli non sfumi. «Auspico – ha concluso Giuseppe Cannistrà – che vengano superate le fasi amministrative e burocratiche e che gli interventi possano essere avviati il prima possibile».

Sul fronte di Villafranca Tirrena, invece, il sindaco Matteo De Marco ha rappresentato che «era prevista una bretella autostradale in località Ponte Gallo-ingresso direzione Palermo, inserita a suo tempo nel Masterplan. Tuttavia, la stessa è risultata poi esclusa poiché, a quanto pare, non esisteva un progetto esecutivo. La Città metropolitana si era però impegnata a includerla in una programmazione futura».

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