La pioggia non ha fermato il ricordo delle vittime di mafia anche a Messina, nel segno della Giornata Nazionale di Libera in ricordo di tutti i martiri trucidati da Cosa nostra, che alcuni anni fa ha visto proprio la città di Messina protagonista dell'evento nazionale. A piazza Unione Europea si sono alternati in tanti prima a leggere il lungo elenco che ogni anno risuona in tutte le piazze d'Italia e poi a focalizzare l'attenzione sulle vittime della nostra provincia. E per l'ennesima volta sono risuonati i nomi del giornalista Beppe Alfano, dell'avvocato Nino D'Uva, del medico Domenico Pandolfo, della povera Graziella Campagna, del piccolo Giuseppe Sottile che aveva appena 13 anni e venne ucciso al posto del padre, di Elisa Geraci trucidata sul viale Giostra in un agguato mafioso, del metronotte Ignazio Aloisi, di Anna Cambria, e del giovane urologo Attilio Manca, nei confronti del qualche uno squarcio di nuova verità s'è aggiunto di recente. Sotto la piogga battente, insieme ai ragazzi di Libera c'erano anche alcuni dei loro parenti, che tengono vivo più di tutti il dolore del ricordo e della testimonianza.