Secco no al project financing sul cimitero nelle modalità stabilite dall'amministrazione Aquino da parte del gruppo di opposizione composto dai consiglieri Francesco Arrigo, Giusy Cannata, Placido Salvo e Luca Musmeci. I quattro esponenti della minoranza non si pongono contro il project in sé, ma ne contestano tempi e modi. E, proprio questa tematica, fu una delle ultime divergenze di veduta che hanno portato all'uscita dalla maggioranza del gruppo che fa riferimento al partito “Diventerà bellissima”. «In generale – scrivono in una nota – siamo favorevoli all’iniziativa privata, ma nel caso specifico si osserva con rammarico che appare a dir poco inopportuna, la scelta di varare a pochi mesi dalla scadenza naturale del mandato, un progetto di tale rilievo, con cui il sindaco Aquino sembra voler ipotecare oltreché la vita finanziaria del paese, anche la “morte”, concedendo ai privati per i prossimi 30 anni, la totale ed esclusiva gestione dei cimiteri comunali».
I 4 consiglieri sono molto critici: «Rispetto ad un bene dal valore sociale, morale, culturale oltreché economico, quale è il cimitero, ci saremmo aspettati maggiore ponderazione ed attenzione, sempre nel doveroso bilanciamento degli interessi in gioco, e fatta salva la posizione di garanzia dell’ente. Al contrario – prosegue “Diventerà Bellissima” – in forza di tale progetto, il Comune si spoglierà nei prossimi lustri, quasi completamente, del potere gestionale sui tre cimiteri del paese in favore della ditta proponente. Siamo consapevoli del fatto che l’intervento dei privati nel settore pubblico, spesso sopperisce a carenze strutturali e funzionali degli enti, ma riteniamo che l’iniziativa privata debba sempre rispondere ad una specifica richiesta dell’Amministrazione, nell’ambito della quale il Comune deve sempre serbare un ruolo attivo, non di semplice destinatario passivo delle singole proposte formulate dai privati». La conclusione: «Spiace come tale tipo di iniziativa, che rischia di spogliare l’ente di ingenti entrate per 30 anni, venga assunta dalla attuale amministrazione, che meglio e più di chiunque altro è consapevole del delicato momento di austerity che il paese sta attraversando». Cannata, Arrigo, Musmeci e Salvo bocciano le modalità dell’intero iter: «L’ente piuttosto che adottare per tempo una diversa gestione dei cimiteri, anche in house, o valutare meglio e per tempo il project, lo ha lasciato inspiegabilmente per anni chiuso nel cassetto». A margine della nota, infine, Luca Musmeci ha rimarcato che «mentre altre realtà hanno puntato sul project per la creazione di infrastrutture di impatto sociale ed economico come il porto o strutture sportive, la città di Patti lascia come prospettiva futura un project financing sul cimitero».
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