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Commercio, a Messina in fumo il 40% di fatturato

Impietosa analisi di Confesersenti che ha messo a confronto il fatturato del 2019 e del 2020. Il covid ha messo in ginocchio il settore. A picco intrattenimento, ricettività, moda e ristorazione. Si salvano supermarket e delivery.

Servirebbe un vaccino anche per l’economia della città, uscita a pezzi dal primo anno di Covid. Almeno il 40% di fatturato si è volatilizzato in media nel confronto fra il 2019 e il 2020. E questa è solo la media di tutti i settori del commercio, poi ci sono i picchi che per alcune attività arrivano al doppio. Un miracolo, senza sostegni, rimanere ancora aperti. Lo studio elaborato da Confesercenti Messina analizza il trend degli ultimi due anni nei diversi settori produttivi con un campione di 722 aziende della città e della provincia. Quello abbattutosi su Messina è un vero e proprio tsunami. «Dai dati che emergono dal nostro dossier- commenta il presidente di Confesercenti Messina Alberto Palella- si percepisce un effetto domino in tutti i comparti, con una perdita media nei vari settori del 40%. Non va dimenticato che la pandemia ha cancellato con un colpo di spugna quei pochi e timidi segnali di ripresa che cominciavano ad affacciarsi dopo la crisi congiunturale precedente».

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