Non ci sta, l’architetto Nino Principato, ad essere etichettato come omofobo. E il giorno dopo i suoi post sul bacio sanremese tra Achille Lauro e il suo chitarrista, chiarisce: «Non ho mai scritto la frase “schifo all’ennesima potenza” in riferimento al bacio, anzi il mio post era in aperta difesa della causa dei giusti e sacrosanti diritti dei gay». Rispetto alla richiesta di dimissioni da parte della comunità Lgbt, «quella lettera – dice Principato – riporta solo i brani “ostentazione di cattivo gusto” e “che andava assolutamente evitata”, estrapolandoli dal testo del mio post che, se riportato per intero com’era corretto fare, avrebbe dato il vero significato del mio pensiero che non era assolutamente omofobo. Per verità e correttezza di informazione, questo era il testo per intero: “Non ho nulla contro gli omosessuali, che meritano rispetto, ma questa ostentazione di cattivo gusto in una televisione pubblica di Stato dove esiste un garante (superpagato), andava assolutamente evitata, oltretutto non fa bene alla giusta causa dei diritti gay”. Nella lettera è scritto “ennesimo attacco omolesbobitransfobico targato “De Luca&Co”, desidero precisare che quanto scritto nel post è stato scritto da Nino Principato, non dal componente del Cda del Teatro e non da una persona vicina a De Luca: evidentemente fa comodo attaccare così anche il cattivissimo De Luca e, di conseguenza, anche i suoi cattivissimi sodali, fra cui io».
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