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Patti piange Salvo, il “gigante buono” che ha donato i suoi organi

Celebrate ieri le esequie di Salvatore Formica, atleta e delegato federale delle Arti marziali morto a soli 41 anni

Quell’improvviso malore in autostrada, mentre rientrava nella sua Patti. Due giorni dopo, la funesta notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere: Salvo non ce l’ha fatta. Un evento tragico per l’intera comunità pattese, dove il quarantunenne Salvatore Formica era amato e stimato da tutti per la sua cordialità, l’enorme generosità e la grinta che metteva in tutto ciò che faceva.
Ieri mattina le esequie nella chiesa Santa Caterina di Patti Marina, dove amici e parenti si sono riuniti per l’ultimo saluto ad un uomo, un figlio, un fratello, un marito, un padre esemplare. L’ultimo gesto, il più straordinario, l’ha compiuto andandosene via: i suoi organi, come da volontà espressa in vita, serviranno a dare una speranza di sopravvivenza ad altri. L’etica della donazione, dello spendersi per gli altri disinteressatamente, era una sua caratteristica distintiva.
“Gigante buono” lo chiamavano gli amici più cari, perché dietro la statura possente e muscolosa di chi aveva dedicato una vita intera allo sport e alle arti marziali, attività che alternava alla sua professione di naturopata, si celava un uomo dal cuore mite e buono, sempre pronto ad aiutare il prossimo con un gesto, un consiglio, una semplice pacca sulla spalla. L’attitudine alla competizione, sempre sana e corretta, la esercitava appieno sul ring: una passione sconfinata che è riuscito a trasmettere ad intere generazioni di ragazzi che oggi lo ricordano come un vero maestro, sia nello sport che nella vita.
Lo testimoniano le decine di commenti lasciati sul suo profilo Facebook da colleghi e allievi. Emblematico quanto scritto dal presidente della Federazione nazionale di Arti marziali, Saverio Longo, di cui Salvo era delegato regionale: «La notizia mi ha scioccato, perché ero particolarmente legato a Salvo e perché conoscevo la sua famiglia. Da quando l’ho conosciuto, mi ha colpito il suo sorriso, la sua simpatia trascinante, la sua energia positiva. Salvo era una persona amabile, sempre di buon umore, con un atteggiamento sempre propositivo e dinamico. Posso affermare senza dubbio che Salvo era uno dei migliori delegati regionali della Federazione. Ritengo quindi doveroso da parte mia attribuire la cintura nera di MMA “ad honorem” a Salvo per l’ottimo lavoro svolto in Sicilia per la promozione delle discipline federali. Ciao Salvo, ci mancherai con il tuo spirito gioioso».
Cordoglio è stato espresso anche dall'Endas di Messina: «Il presidente e l’intero Comitato provinciale – si legge in una nota – si uniscono al dolore della famiglia per la prematura scomparsa del caro Salvo Formica. Perdiamo un amico, un grande uomo di sport, una persona sincera e dall’animo gentile».
Toccante e simbolico, infine, uno tra i tanti, il ricordo da parte di una sua allieva nella rigorosa disciplina delle arti marziali: «Ciao Salvo, sei stato un maestro di vita per me. Il mio mentore. I tuoi allenamenti hanno forgiato il mio carattere, sei stato tu ad insegnarmi a lottare e a non arrendermi mai di fronte alle difficoltà della vita. Ti porterò sempre nel cuore».

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