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Teatro di Messina, bufera sul Cda. L'Arcigay: "Principato è omofobo, va rimosso"

Nel mirino il commento sui social sul bacio tra Achille Lauro e il suo chitarrista. «Schifo all’ennesima potenza» ha scritto Principato

«L’Ente Teatro non può ospitare nel suo Cda un consigliere dichiaratamente omofobo. Sia rimosso immediatamente». È una levata di scudi, che si alza da più parti, nei confronti dell’architetto Nino Principato (non è la prima volta che finisce nella bufera per alcune sue dichiarazioni o post sui social).
Tutto nasce dal fatal Festival. Durante le serate di Sanremo, Nino Principato posta, sulla sua pagina Fb, messaggi indignati contro la Rai e alcuni dei protagonisti della kermesse canora. Ce l’ha con Fiorello, per aver messo in testa una corona di spine, lo accusa di blasfemia e chiede l’intervento di Papa Francesco. Ce l’ha soprattutto con il bacio di Achille Lauro e del suo chitarrista. Prima scrive «Schifo all’ennesima potenza», poi aggiunge: «Non ho nulla contro gli omosessuali, che meritano rispetto, ma questa ostentazione di cattivo gusto in una televisione pubblica di Stato, dove esiste un garante superpagato, andava assolutamente evitata. Oltretutto non fa bene alla giusta causa dei diritti gay».

Rosario Duca, leader dell’Arcigay di Messina, dopo aver letto anche i tanti messaggi nella bacheca social del componente del Consiglio di amministrazione del “Vittorio Emanuele”, decide che la misura è colma e chiede al presidente Orazio Miloro e alla Regione siciliana di intervenire immediatamente. «L'architetto Nino Principato, non nuovo alle polemiche Facebook – scrive Duca –, questa volta si arroga il diritto di dire cosa fa bene e cosa non fa bene ad una causa, mostrando che dietro il “non ho nulla contro gli omosessuali” si nasconde un “non ho nulla contro chi fa come la penso io”».

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