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Messina, il Policlinico “Irccs”: i sindacati chiedono di fermare tutto

Un fronte compatto invoca un incontro «urgente» col rettore e il commissario dell’azienda sanitaria

Il Policlinico di Messina

I sindacati vogliono vederci chiaro. E c’è anche chi va oltre, prefigurando altri tipi di scenari. Che la notizia, pubblicata ieri da Gazzetta del Sud, sulla richiesta del Policlinico del riconoscimento quale Irccs in due ambiti specifici (patologia del sistema circolatorio e malattie infiammatorie croniche e immunomediate) fosse destinata a far rumore, era abbastanza prevedibile. Sia negli ambienti sanitari che in quelli politici, che per il momento restano alla finestra, a osservare i prossimi passi. Non rimangono in silenzio, invece, i sindacati. Flc Cgil, Cisl Università, Uil Rua, Snals Confsal, Nursind, Flp Università e Usb hanno chiesto un incontro “urgente” al rettore, Salvatore Cuzzocrea, e al commissario straordinario del Policlinico, Giampiero Bonaccorsi, chiedendo, prima del confronto, «l’interruzione dell’iter di approvazione della costituzione dell’Irccs».

Un iter ormai avviato con il sì della Regione e la trasmissione della richiesta al ministero della Salute. Tre i punti sollevati dai sindacati: «non è stata data nessuna informazione preventiva, secondo le vigenti norme contrattuali, violando le prerogative sindacali; dalle notizie apparse sulla stampa non si riesce a comprendere il “destino” delle altre attività assistenziali non ricomprese negli ambiti “patologia del sistema circolatorio e malattie infiammatorie croniche e immunomediate”; forte preoccupazione suscitano le possibili ricadute in termini occupazionali di tale possibile decisione».

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