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"Noi in dad, loro in festa", a Messina associazioni chiedono un confronto sul caso "Tringali"

Reti di studenti e associazioni lanciano una petizione per un confronto pubblico o in consiglio comunale sul discusso compleanno della preside-assessora Laura Tringali

La seduta di ieri sera del consiglio comunale di Messina

Hanno lanciato una petizione (vedi quì) e chiedono un confronto pubblico in Consiglio comunale sulla vicenda del compleanno festeggiato dalla preside-assessore all'istituto "Antonello" di Messina. Sono una decina di associazioni messinesi, tra cui l'UDU (Unione degli Studenti), Rete degli studenti medi, Liberazione Queer+ Messina, Arcigay Messina, Rete 34+, MessinAccomuna, Cambiamo Messina dal Basso, Grilli dello Stretto, Cub e Potere al Popolo Messina.

"Il 22 febbraio scorso in Italia vigeva un divieto - scrivono - un divieto presente tutt’oggi, a causa pandemia: è vietato organizzare feste private. Nonostante questo divieto, quel giorno l’assessora Laura Tringali festeggia il suo compleanno nelle sale dello stesso Istituto che dirige, l’IIS Antonello, in compagnia di docenti, personale ATA e collaboratori scolastici. Nello scusarsi, definendola una “prassi consolidata”, aggiunge che è stata “una sorpresa organizzata da altri” nonostante sia stato seguito il suo ordine diretto di rinforzare la “pausa pranzo” per una quindicina di persone con monoporzioni, dolce e spumante: un vero e proprio servizio di catering che, in mancanza di chiarimenti sul punto, sembrerebbe essere stato offerto dai ragazzi dello stesso Istituto Professionale Antonello. È accaduto qualcosa di grave, e a crederlo non siamo soltanto noi, come testimoniano l’interrogazione parlamentare e l’intervento della sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia".

Come associazioni e forze civiche che si definiscono rappresentanti di una parte sofferente della città, le sigle rivendicano che "l'educazione sia il pilastro reggente della nostra società, eppure la classe dirigente deluchiana si dimostra incapace di valorizzarla e rappresentarla come tale. Viviamo una crisi scolastica senza precedenti, molte scuole di Messina soffrono tutt’oggi la mancanza dei dispositivi di protezione individuale ed uno scarso monitoraggio delle norme di sicurezza. Le 15 monoporzioni di pasta per la festa dell’Assessora sono state prodotte da ragazzi dell'Antonello. Cosa dovrebbero dire, davanti a questa festa, i gestori di bar e ristoranti della nostra città? Coloro cioè che hanno sofferto e subìto più di molti altri, a causa anche di ordinanze sindacali più restrittive, chiusure parziali e totali dei locali e limitazioni persino nelle vendite d’asporto, rinunciando all’organizzazione di cerimonie ed eventi, compleanni compresi, nel rispetto delle disposizioni dei vari dpcm ed ordinanze regionali e sindacali: subendo, al contempo, come tutti i messinesi, la retorica bellica del sindaco che definiva “disertore” o “traditore” chi non si adeguava alle prescrizioni o criticava i suoi diktat".

Le associazioni, inoltre, ricordano che "La città, del resto, assiste a episodi simili da oltre un anno: basta ricordare la distribuzione delle uova di Pasqua mentre la città era in pieno lockdown, poco dopo la sceneggiata ai traghetti di un sindaco "Sceriffo" che voleva negare l'accesso ai fuori sede, fino all’ultima “festa di compleanno” celebrata a Palazzo Zanca pochi giorni fa. Senza contare la manifestazione dei suoi sostenitori, in teoria proprio per sostenere le politiche anti-assembramento. Crediamo - scrivono - che non ci sia più niente di cui stupirsi: l’Assessora ha ironicamente dichiarato di fare il compleanno ogni anno, noi le ricordiamo che i cittadini hanno rinunciato a festeggiare tappe molto più importanti della vita, come lauree, matrimoni o battesimi, per non mettere in pericolo i propri cari e rispettare le norme anti covid".

Per la gravità della vicenda le associazioni ritengono sia necessario chiedere spiegazioni a nome di quanti oggi patiscono le conseguenze della pandemia sicuramente in forme più gravi di chi ha il privilegio di un’indennità da Assessore o di chi dichiara 1 milione di euro l'anno nel proprio reddito, come il sindaco De Luca.

Studenti, privati cittadini, insegnanti e personale della scuola, persone LGBTQ+, imprenditori della notte e ristoratori hanno il diritto di sapere come sia andata la vicenda e di ricevere una risposta politica più incisiva di un'intervista.

Per questo le associazioni hanno lanciato la campagna #noScuoladelPrivilegio insieme ad una petizione #noiinDADloroinFESTA, chiedendo alle forze politiche di questa città di prendere in carico la nostra richiesta e di portarla in Consiglio Comunale e in altre forme di dibattito pubblico con la città. 

 

Liberazione Queer+ Messina

Arcigay Messina

Rete 34+
MessinAccomuna

Cambiamo Messina dal Basso

Grilli dello Stretto
UDU

Rete degli studenti medi
CUB 

Potere al Popolo Messina

 

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