«Il compito dell’Autorità portuale è lo sviluppo dei traffici portuali e non certo la pianificazione urbanistica della città, anche se si tratta di litorale». Lo dice Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, a proposito delle dichiarazioni di Mario Mega, presidente dell’Autorità di sistema portuale in cui si parla di scelte per il futuro rispetto alla riqualificazione dell’ex Teatro in Fiera e alla possibile demolizione dell’ex Irrera a mare. «Ritengo che debba essere la città con la sua amministrazione comunale, con i rappresentanti delle imprese e con i suoi cittadini, non certo il presidente Mega o il gruppo del Movimento 5 stelle, a dover decidere sul futuro di luoghi che per i messinesi rappresentano ricordi e passato – sottolinea Elvira Amata -. È assurdo che il presidente dell’Autorità di sistema portuale, che non è messinese e nemmeno siciliano, debba definire lo sviluppo urbanistico della nostra città della quale non conosce minimamente la sua storia. Vorrei sapere cosa ne sa il signor Mega dell’ex Irrera, cosa rappresenta l’ex Irrera a mare per i messinesi – si chiede Amata -. Evidentemente, da quello che dice non sa nulla, perché se parla di abbattimento non sa di cosa sta parlando. Programmazioni e scelte di questo tipo – aggiunge la capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars - vanno condivise e non possono essere certamente calate dall’alto».«A questo punto la sola cosa che resta da fare è quella di attivarsi con la Regione Siciliana per ottenere che tutte le aree extra portuali, quindi dal Thalatta all'Annunziata, appartenenti al demanio regionale, vengano sottratte alla competenza dell’Autorità portuale – spiega Amata -. Non è una cosa né complessa né impossibile, prima non aveva senso in quanto l’Autorità portuale era gestita da un Comitato portuale con ampia partecipazione degli stakeholders cittadini. Adesso che l’Autorità portuale è diventata un organo sostanzialmente monocratico diventa indispensabile», conclude Amata.
Il parare di Bonfiglio e Schepis
«In questi giorni abbiamo assistito alla demolizione dell’ex Teatro in Fiera e con essa all’apertura di una nuova prospettiva, non solo paesaggistica, su tutta l’area del quartiere fieristico. Dalle notizie apprese dalla stampa si è registrato una nuova e sicuramente interessante apertura da parte dell’Autorità Portuale ad interloquire con la città. Il presidente Mario Mega si è rivolto alla città per un confronto e per ricevere eventuali ‘consigli e suggestioni’ sul futuro di tute le aree restanti della cittadella fieristica, con la convinzione che la loro funzione non sia solo esclusivamente a servizio delle attività portuali, ma che possa essere aperta anche ad altro utilizzo e alla fruizione da parte dei cittadini». È quanto sottolineato dal presidente della VI Commissione consiliare Urbanistica Biagio Bonfiglio insieme al Consigliere Comunale Giuseppe Schepis che nei giorni scorsi hanno avuto un’interlocuzione con il presidente Mega, per un confronto con la città. «Il presidente Mega – evidenziano Bonfiglio e Schepis – ha accolto con piacere l’invito a partecipare nella sede istituzionale preposta, il Consiglio Comunale, durante i lavori della sesta Commissione Consiliare che si terranno il 17 marzo, dopo l’esecuzione dei lavori di adeguamento e di messa in sicurezza di alcuni degli impianti dell’aula. Riteniamo che gli spazi del quartiere fieristico che possano rendersi fruibili alla cittadinanza, anche sotto forma di Passeggiata a mare, con la possibilità di prolungarli anche alle aree limitrofe debbano rappresentare un primo passo per nuovo modo di riappropriarsi da parte dei cittadini di Messina, di un rapporto con il mare e con un paesaggio tra i più suggestivi e belli al mondo che per troppo tempo è stato loro negato. Non è la prima volta – concludono il presidente Bonfiglio ed il Consigliere Schepis – che il presidente Mega partecipa ai lavori della Commissione, altre tematiche, come quelle della riqualificazione della zona falcate ed in particolar modo della Real Cittadella sono state affrontate e su queste aree è intervenuto il Comune per un iniziale rimozione dei rifiuti di superficie e l’Autorità Portuale per la caratterizzazione dei prodotti di rifiuto presenti nel sottosuolo, operazioni indispensabili, prima di procedere a qualsiasi intervento di restauro e di fruizione delle aree».
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